In occasione dei 25 anni di matrimonio con la moglie Raffaella Schifino, Enrico Papi si è raccontato in una lunga intervista al settimanale Chi, nel corso della quale ha fatto delle rivelazioni inedite e inaspettate. Enrico e Raffaella si sono conosciuti nel 1998 e, quello che doveva essere solamente un flirt estivo, alla fine si è trasformato nell’amore di una vita. I due si sposarono all’Ara Coeli di Roma e a far da testimone al conduttore c’era il suo mentore, Maurizio Costanzo. Insieme, hanno avuto due figli, Rebecca, 23 anni e Iacopo, 15, i quali vivono con la mamma negli Stati Uniti. Venticinque anni bellissimi e pieni di felicità quelli vissuti insieme, ma non sono anche mancati i momenti di difficoltà e di crisi. Papi, infatti, ha raccontato senza peli sulla lingua gioie e dolori del suo matrimonio:
Abbiamo vacillato parecchie volte, ma quando le cose non vanno nella giusta direzione ci sono due possibilità, o si tenta di risolvere il risolvibile, aggiustando tutto, oppure bisogna capire come mettere la parola fine senza fare del male a nessuno. Sono fortemente convinto che sia molto meglio una separazione serena e rispettosa, di un matrimonio infelice.
Tuttavia, loro sono riusciti sempre a risolvere le loro divergenze, dato che dopo tanti anni decidono ancora di stare uno al fiano dell’altro. Il merito, però, secondo Papi, va principalmente alla moglie, che “è sempre stata paziente e comprensiva”. Dopodiché, l’ex conduttore di Sarabanda ha parlato anche della sua idea del rapporto di coppia, confessando di trovare impossibile riuscire a mantenere sempre lo stesso livello di passione. Per questo, non condanna la cosiddetta “scappatella” e non crede alla forma più canonica della fedeltà coniugale:
Quando sento alcune coppie che dicono di conservare la stessa passione dei primi tempi, penso che siano da ricovero immediato. Dopo un po’ nei matrimoni si diventa come dei parenti: l’incesto anche no, grazie. Negli equilibri di una coppia può succedere di tutto, l’importante è che non venga meno il rispetto. La fedeltà, per come la intendiamo noi, non esiste. Quelli che dicono il contrario mentono sapendo di mentire.
Nonostante ciò, Enrico non ha fatto un concreto riferimento a un presunto tradimento verso Raffaella, o viceversa. Quello che è certo è che, nel caso, sarebbe disposto a perdonare. “Il tradimento è sopravvalutato, poi chiaramente tutto dipende dall’entità del tradimento stesso”, ha poi specificato. La moglie è perfettamente al corrente di avere a fianco un uomo attratto dalla bellezza e, per questo, nel loro rapporto è molto importante non nascondere certe verità e avere le proprie libertà. Tuttavia, questo non significa che la loro sia una coppia aperta:
Raffaella sa perfettamente che sono attratto dalla bellezza e che sono curioso per natura. Con questo non sto dicendo che siamo una coppia libertina, ma nel nostro rapporto non regna l’ipocrisia. Nessuno è proprietario dell’altro. Quando vedo i profili di coppia, che sia su Instagram o su WhatsApp, tremo.
Enrico Papi: “Sono fluido e non credo nelle etichette”
Infine, al sentire questo discorso, il giornalista Alessio Poeta ha voluto fare una domanda precisa a Enrico Papi. Senza giri di parole, infatti, gli ha chiesto se considerasse se stesso come una persona fluida. Ed ecco che è arrivata la risposta sorprendete del volto di Mediaset: “Assolutamente, anche se non credo nelle etichette. Io sono un esteta, vado oltre”.