Ermal Meta e Fabrizio Moro, nella conferenza stampa di giovedì 8 febbraio, commentano il “caso” che li ha coinvolti e rispondono alle polemiche relative al brano Non mi avete fatto niente, accusato da più parti di non essere “nuovo” ma non squalificato dalla gara dei Big del 68° Festival di Sanremo per decisione dell’ufficio legale della Rai.
Ermal Meta: “Sappiamo come scrivere canzoni”
“Non avete davanti due furbacchioni”, dice Ermal Meta, parlando con i giornalisti.
“Io e Fabrizio forse ignoriamo tante cose ma sappiamo come scrivere canzoni”. Il pezzo, dice l’artista, “dice cose importanti e secondo noi meritava una chance. È una fotografia del nostro tempo, peraltro non scritta per presentarla al Festival“.
Fabrizio Moro: “Non ho dormito per l’uso della parola plagio”
“Siamo stati male, io stanotte non ho dormito, per l’uso della parola plagio – interviene Fabrizio Moro – Siamo due autori e non abbiamo bisogno di plagiare nessuno”.
E ripercorre la genesi del brano: “La canzone l’ho scritta io insieme ad Andrea (Febo, il terzo autore del brano, ndr), e su quella canzone ho lavorato per un anno. È un pezzo che nasce da una lettera che un familiare di una delle vittime del Bataclan ha scritto e letto in mondovisione, e che si concludeva con ‘Non mi avete fatto niente’. Questo mi ha fatto prendere lo spunto, ma sono andato a prendere qualcosa che io stesso avevo scritto. Questa è la genesi e ci tenevo a spiegarla”.
Ermal Meta e Fabrizio Moro chiariscono sul ritornello e sull’autore di Non mi avete fatto niente
I due smentiscono di aver comunicato alla commissione, alla Rai e a Claudio Baglioni che il ritornello della canzone già esisteva. Moro precisa: “Ma ci siamo posti il problema del link all’audio della canzone sul sito della Rai e i nostri legali e i management ci avevano assicurato che era tutto regolare”. Meta chiosa: “Non stiamo parlando di una frase rubata ad un autore, perché l’autore è con noi autore della canzone”.
Ermal Meta e Fabrizio Moro erano a rischio squalifica, la ricostruzione
Un brano presentato per l’edizione di Sanremo Giovani del 2016 ha molte similitudini nel testo e nella melodia con Non mi avete fatto niente.
Silenzio era cantata da Ambra Calvani e Gabriele De Pascali e nel ritornello recitava “Non mi avete tolto niente, non avete avuto niente, questa è la mia vita che va avanti oltre tutto e oltre la gente”. Nel brano di Ermal Meta e Fabrizio Moro queste sono le parole del ritornello: “Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, questa è la mia vita che va avanti, oltre tutto, oltre la gente”. Tra gli autori della canzone, oltre a Meta e Moro, anche Andrea Febo, che ha firmato appunto Silenzio per Calvani e De Pascali.
Il comunicato ufficiale Rai recita: “A seguito delle valutazioni effettuate, la Rai ritiene che non si debba escludere dalla gara la canzone di Ermal Meta e Fabrizio Moro, in quanto conforme al requisito di novità previsto dal regolamento…”. Il brano Non mi avete fatto niente, prosegue la nota, “contiene stralci del brano Silenzio (presentato a Sanremo Giovani nel 2016, ndr) in misura inferiore a un terzo delle durata, quindi la circostanza che il brano sia stato già fruito non inficia la novità della canzone in gara”. Inoltre, dagli approfondimenti fatti, è risultato che “i due brani hanno stesure, durata, testi e melodie diverse. La somma degli stralci non supera un minuto e 3 secondi su una durata complessiva di 3 minuti e 24 secondi, dunque inferiore a un terzo”. La conclusione è che “le due canzoni, pur presentando analogie, non sono la stessa canzone. Non mi avete fatto niente è dunque nuova e resta in gara”.