Ermal Meta e Fabrizio Moro, vincitori del Festival di Sanremo 2018, parteciperanno all’Eurovision Song Contest. Ecco le dichiarazioni in conferenza stampa.
Ermal Meta e Fabrizio Moro: “Feriti e attaccati ingiustamente”
“Nessuna rivalsa, solo tanta felicità”, dichiarano i due cantanti che hanno vinto a Sanremo dopo i sospetti di autoplagio per il brano Non mi avete fatto niente. “Ci siamo sentiti feriti e attaccati ingiustamente – ammette Meta – ma in questo momento non c’è rancore. È andato tutto al suo posto”. “C’è talmente tanta gioia – gli fa eco Moro – che non c’è spazio per altro. Personalmente sono così abituato a superare gli ostacoli e a trasformarli in energia positiva che quello che è successo mi ha dato la forza per interpretazioni migliori”.
Meta ammette: “Ero convinto che saremmo arrivati terzi”. E Moro: “Personalmente sono abituato a superare gli ostacoli della vita con energia positiva. Sono estremamente felice di come è andata, ma la cosa più bella è che ho trovato un nuovo amico”, dice riferendosi al collega. “Non abbiamo mai pensato ai pronostici – dice Ermal – e se l’avessimo fatto probabilmente non avremmo vinto perché ci sarebbe stata un pò d’ansia da prestazione”. Un palco “importante e che fa paura – aggiunge Fabrizio – però è un palco, e cerchi di fare quello che sai fare”.
Ermal Meta e Fabrizio Moro: “All’Eurovision con grande onore”
“Voi ci volete a rappresentare l’Italia? E allora noi ci saremo, con grande onore”: così Ermal Meta conferma l’intenzione di partecipare insieme a Fabrizio Moro all’Eurovision Song Contest, in programma dall’8 al 12 maggio a Lisbona.
L’Italia ha vinto la competizione due volte: la prima volta nell’edizione 1964 svoltasi a Copenaghen con l’allora sedicenne Gigliola Cinquetti e la canzone Non ho l’età (per amarti), la seconda nel 1990 a Zagabria con Toto Cutugno e la canzone Insieme: 1992. La Rai, dopo il 1997, ha interrotto la sua partecipazione e ne ha sospeso anche la trasmissione. L’UER, il 2 dicembre 2010, ha annunciato il ritorno dell’Italia. A causa di tale lunga assenza, l’Italia è il membro dei “Big Five” che conta all’attivo meno partecipazioni: solo 44 contro le oltre 50 degli altri quattro Paesi. Da quando è tornata, è arrivata per cinque volte nella Top 10 con due podi nel 2011 e 2015.