Ermal Meta e il padre violento: il riferimento alla canzone Non mi avete fatto niente
Ermal Meta ha vinto il Festival di Sanremo 2018 in coppia con Fabrizio Moro. La canzone Non mi avete fatto niente parla di terrorismo ma la prima volta che il cantante albanese l’ha cantata ha pensato alla sua infanzia difficile. È stato lo stesso Ermal a rivelarlo al Dopofestival di Edoardo Leo e Carolina Di Domenico. Meta ha confidato che dopo aver scritto il brano insieme a Moro e Andera Febo ha ricordato il padre violento e sottolineato che, nonostante tutto, non gli ha fatto niente e non gli ha impedito di continuare ad avere una vita serena. “Questa canzone vi fa ricordare alcuni aspetti della vostra vita privata?” ha chiesto un giornalista presente al programma di Rai Uno. La risposta di Ermal è stata chiara e allo stesso tempo emozionante: “Quando ho cantato per la prima volta il ritornello mi è venuta in mente la mia infanzia. Volevo cantare: “Bastardo, non mi hai fatto niente”.
La storia dell’infanzia di Ermal Meta
Non è la prima volta che Ermal Meta parla del suo rapporto conflittuale con il padre. In più di un’occasione il cantautore ha rimarcato la violenza dell’uomo e di come abbia rovinato la sua infanzia. L’ex giurato di Amici lo ha evidenziato soprattutto nelle sue canzoni, in particolare con Lettera a mio padre e Vietato morire. Nella prima Ermal ha raccontato di un rapporto molto turbolento con la figura paterna. Un genitore perennemente assente, descritto come una bestia. Meta ha poi sottolineato che di quella persona rimangono solo alcuni tratti somatici e il cognome. In Vietato morire – la canzone con la quale si è classificato al terzo posto a Sanremo 2017 – ha invece portato alla luce la violenza domestica di cui, a quanto pare, è stato vittima lo stesso Ermal.
Ermal Meta in Italia da quando aveva 13 anni
Ermal Meta è nato e cresciuto in Albania ma è in Italia dall’età di 13 anni. Attualmente è fidanzato con la speaker radiofonica Silvia Notargiacomo.