Continuano a rincorrersi senza sosta anticipazioni, indiscrezioni e mezze conferme riguardo alla conduzione di Eurovision 2022. Il grande evento musicale internazionale si terrà nel nostro paese (dopo ben 30 anni) il prossimo anno ed è ancora ufficialmente alla ricerca di un presentatore.
Fin da quando i Maneskin hanno vinto la competizione a Rotterdam, i fan (molto fedeli) dell’evento hanno iniziato a fare le loro considerazioni. Subito sono emersi due nomi, accomunati non solo da una lunga esperienza anche in ambito musicale ma soprattutto dal loro piglio “international” e dalle grandi capacità con la lingua inglese. Stiamo parlando di Alessandro Cattelan da un lato e di Milly Carlucci dall’altro. C’è anche chi ha pensato a Chiara Ferragni, ma questo è un’altro discorso.
Alessandro Cattelan e i vertici Rai che si dovranno occupare della messa in onda dell’evento hanno parlato della possibilità della sua conduzione in almeno un paio di occasioni. Il direttore di Rai Uno Stefano Coletta, durante la conferenza stampa di Da Grande, ha anticipato come la rete si sia messa al lavoro con Cattelan per cercare insieme a lui una quadra. L’ex presentatore di X Factor ha poi confermato tutto, dichiarando in un’intervista a La Repubblica:
Due nuove puntate di Da Grande? Oggi ci siamo presi un po’ di tempo per decidere, se fosse sarei felice. Intanto stiamo parlando di Eurovision.
Ma il sogno di Alessandro Cattelan potrebbe infrangersi proprio a causa della regina di Ballando con le stelle. In una recente intervista a Leggo, Milly Carlucci ha a sua volta confermato il suo interesse nella manifestazione. Ecco le dichiarazioni della conduttrice:
È un progetto bellissimo, io vengo da Giochi senza frontiere, il primo progetto europeo, inventato proprio per supportare l’Europa, si puntò sul gioco per far conoscere l’Europa. È un tipo di argomento che mi interessa molto.
Ma sarebbe davvero possibile vedere in Rai entrambi i volti insieme come co-conduttori di Eurovision 2o22? Stiamo d’altra parte parlando di due nomi “Big”, che si meritano (e forse cercano) un loro spazio singolare. Va anche detto, comunque, che storicamente la conduzione di Eurovision non avviene mai in solitaria: l’evento organizzato da EBU sceglie sempre almeno un paio di personaggi al timone di ESC.
L’incertezza sul conduttore di Eurovision non è fra l’altro l’unico punto di domanda che attualmente aleggia sulla competizione. Almeno per il momento non ci è ancora dato sapere quale sarà la città dove si svolgerà l’evento. Sono attualmente favorite Torino, Bologna e Milano, le uniche ad avere le infrastrutture giuste per ospitare ESC. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare a giorni (e chi lo sa, magari anche la conferma del conduttore?).