Sale l’attesa per la finale dell’Eurovision Song Contest 2024 di Malmo. Dopo la seconda semifinale svoltasi giovedì, la griglia dei Paesi che si contenderanno il trionfo sabato 11 maggio è completa. All’ultimo atto della manifestazione se la giocheranno in 26: i 5 Big Five, il Paese ospitante e i 20 Paesi che hanno superato le semifinali. 11 invece gli Stati eliminati, tra cui San Marino che, dopo aver appreso di non aver centrato la finale, ha minacciato l’ESC di ritirarsi per sempre dalla competizione.
“Molta amarezza, è inutile che facciamo finta che non ci sia. Ma soprattutto c’è qualcosa che non mi torna all’Eurovision. Tre anni di fila – prima Achille Lauro, poi i Piqued Jacks e poi oggi i Megara – fuori dai dieci per la finale. Potremmo anche far la scelta di non partecipare più all’Eurovision“. Così Federico Pedini Amati, segretario di Stato al Turismo di San Marino. Dichiarazioni pesanti che hanno la chiara intenzione di gettare ombre sull’evento.
“Non sarei comunque io a decidere di non partecipare – ha aggiunto Pedini -, è la televisione di Stato. Ci sarà un altro Governo, però non va bene questo tipo di organizzazione”. Cosa non funzionerebbe secondo il segretario di Stato al Turismo? Cosa intende quando dice che qualcosa non gli torna? “Sembra quasi che i piccoli stati siano penalizzati troppo e questo non va assolutamente bene perché non può essere colpa dei cantanti. Il gioco non può essere solo per i grandi paesi (…) Io non ci credo che tra tre cantanti diversi non ci si renda conto che i piccoli paesi con questo tipo di votazioni hanno pochissime speranze“.
Pedini ha sottolineato che San Marino si impegna parecchio per realizzare un “prodotto importante e significativo” come Una Voce per San Marino. Trattasi dell’evento che stabilisce quale artista mandare alle fasi finali dell’Eurovision. “Non meritiamo tutte le volte di essere trattati in questa maniera”, ha chiosato Pedini.
Si può certo discutere sulla questione dei presunti svantaggi dei Paesi piccoli. Forse però Pedini potrebbe anche guardare in casa propria e cercare di migliorare. San Marino ha preso parte all’ESC per 14 volte. Soltanto in 3 occasioni ha staccato il pass per la finalissima. Tentare nuove vie di ‘reclutamento’ dei cantanti sarebbe un’opzione da considerare.
Eurovision Song Contest 2024, i 26 finalisti e gli 11 eliminati
Saranno 26 i Paesi che si daranno battaglia sabato alla Malmo Arena per conquistare la vittoria. Di seguito l’elenco completo degli artisti in gara
- Svezia (Paese ospitante) – Marcus & Martinus con Unforgettable
- Germania (Big Five) – ISAAK con Always On The Run
- Italia (Big Five) – Angelina Mango con La noia
- Regno Unito (Big Five) – Olly Alexander con Dizzy
- Francia (Big Five) – Slimane con Mon amour
- Spagna (Big Five) – Nebularossa con Zorra
- Serbia – Teya Dora con Remonda
- Portogallo – Iolanda con Grito
- Slovenia – Raiven con Veronika
- Ucraina – Alyona Alyona & Jerry Heil con Teresa & Maria
- Lituania – Sylvester Belt con Luktelk
- Finlandia – Windows95Man con No Rules!
- Cipro – Silia Kapsis con Liar
- Croazia – Baby Lasagna con Rim Tim Tagi Dim
- Irlanda – Bambie Thug con Doomsday Blue
- Lussemburgo – Tali con Fighter
- Lettonia – Dons con Hollow
- Austria – Kaleen con We Will Rave
- Paesi Bassi – Joost Klein con Europapa
- Norvegia – Gåte con Ulveham
- Israele – Eden Golan con Hurricane
- Grecia – Marina Satti con Zari
- Estonia – 5Miinust & Puuluup con (Nendest) narkootikumidest ei tea me (küll) midagi
- Svizzera – Nemo con The Code
- Georgia – Nutsa Buzaladze con Fire Fighter
- Armenia – Ladaniva con Jako
Durante le due semifinali sono stati 11 i Paesi costretti a lasciare la manifestazione:
- Malta – Sarah Bonnici con Loop
- Albania – Besa con Titan
- Repubblica Ceca – Aiko con Pedestal
- Danimarca – Saba con Sand
- San Marino – Megara con 11:11
- Belgio – Mustii con Before the Party’s Over
- Polonia: Luna con The Tower
- Australia: gli Electric Fields con One Milkali (One Blood)
- Azerbaigian: Fahree feat. Ilkin Dovlatov con Özünlə apar
- Moldavia: Natalia Barbu con In The Middle
- Islanda: Hera Björk con Scared of Heights