Fabrizio Coniglio: intervista esclusiva a Gossip e Tv
L’attore piemontese Fabrizio Coniglio non è tra i protagonisti principali de L’Allieva, ma il suo è uno dei personaggi più amati dal pubblico della serie televisiva. L’agente Visone, infatti, piace ai telespettatori, molto probabilmente perché è l’unico che capisce il vero talento di Alice Allevi (Alessandra Mastronardi). “Abbiamo lavorato molto con il regista Luca Ribuoli, abbiamo creato questa sorta di infatuazione, questa simpatia lieve, delicata e mai dichiarata per Alice. L’agente Visone ha un debole per la protagonista, non si tratta di un innamoramento, ma nutre per lei una profonda stima” ci racconta Fabrizio Coniglio, che aggiunge “tutti gli altri rimproverano Alice, non la trattano bene. Mentre Visone si accorge che spesso è risolutiva. È come se avesse qualcosa che a noi manca. Dopotutto se fossimo una squadra perfetta non avremmo bisogno di lei, invece ne abbiamo un disperato bisogno (ride)”. L’agente Visone assomiglia a Fabrizio Coniglio? “Chi mi conosce sa che nel personaggio c’è molta della mia ironia. Il regista, nella sua grandezza, ha voluto dare umanità ai personaggi e per questo molte scene sono state improvvisate. Abbiamo lavorato molto sui lati più veri dell’agente Visone. Mi sono divertito ad interpretare questo personaggio, forse perché esprime il mio lato più naif, più autentico, e ha quell’ironia che mi appartiene“.
Fabrizio Coniglio: il periodo delle riprese
Tutti gli attori che hanno lavorato con Luca Ribuoli concordano sul fatto che il regista abbia la grande capacità di creare un bellissimo clima di lavoro e di rendere il periodo delle riprese molto piacevole. Mi hai accennato alla sua capacità di lavorare molto sui personaggi che dovete interpretare voi attori, cosa ci puoi raccontare le periodo delle riprese? “Da parte sua non c’è mai un giudizio. Lui è un regista di fiction, quindi ha tutte le tempistiche molto veloci, però ha un’anima con una sensibilità quasi cinematografica, poetica e, perché no, anche teatrale. Lui unisce queste due anime. Se c’è un ciak, per prima cosa si affida all’attore, si fida, cosa che non è comune. Per cui nonostante i tempi siano molto veloci lui riesce a lavorare sulla sensibilità e l’umanità dei personaggi“. Chi segue voi attori de L’Allieva sui social network non può che sorridere con i post e i video divertenti che pubblicate prima, durante e dopo ogni puntata. Com’è rivedersi tutti insieme in televisione? Cosa succede in quei momenti? Vi divertite a leggere i commenti dei fan sui social? “Mi viene in mente il commento di una ragazza che dice “meno male che Visone c’è” o “Visone è un mito, fa troppo ridere”. Come può non farmi piacere tutto questo? Ma a parte questa parentesi narcisistica” ci dice ridendo Fabrizio Coniglio “mi sono reso conto che anche il pubblico si diverte con le battute dei personaggi. Questo vuol dire che siamo sulla stessa lunghezza d’onda dell’ironia e della comicità. Poi il fatto di ritrovarsi con il resto della squadra de L’Allieva è bellissimo, io non mi sono mai trovato così bene su un set. Ho vissuto solo energie belle e positive. Alessandra e Lino, oltre ad essere molto bravi, sono anche delle belle persone, e questo vuol dire tanto!“. Ci sarà la seconda serie? “Non so niente, speriamo! Incrociamo le dita“.
Fabrizio Coniglio: il teatro e i prossimi impegni
Fabrizio Coniglio è principalmente un attore di teatro. Quale valore aggiunto ha il teatro rispetto al cinema e alla televisione? “Il teatro ti insegna proprio la concentrazione, diventi un artigiano. Sul set, invece, si cambia linguaggio. Secondo me il grande passaggio è riuscire a mantenere la verità in un linguaggio più minimalista, perché una telecamera che si trova a un metro e mezzo da te va a cogliere dei particolari che una platea che sta a 200 metri in teatro inevitabilmente non può cogliere. Il teatro ti obbliga ad una forma di linguaggio più potente“. Prossimamente Fabrizio Coniglio sarà protagonista al cinema in Amor Sacro, insieme ad Antonio Catania. Lo rivedremo, inoltre, insieme a Pierpaolo Spollon il 9 novembre nel film Che Vuoi Che Sia di Edoardo Leo. Mentre per quel che riguarda le fiction sarà presente in una puntata de La Strada di Casa con Alessio Boni, per la regia di Riccardo Donna. Sarai impegnato anche a teatro? “Sì, sarò in scena a Bologna e poi a Roma, insieme a Bebo Storti in uno spettacolo che ho anche scritto. Il Testimone è la storia vera di un giudice ucciso dalla mafia e racconta dell’amicizia tra due giudici“. Questa settimana è morto Dario Fo. Hai avuto modo di conoscerlo, di lavorare con lui o di mettere in scena una sua opera? “Non l’ho conosciuto personalmente. Ma ho avuto la fortuna di aver visto il Mistero Buffo a teatro quando avevo 18 anni. Mi portò la scuola, me lo ricordo ancora. Quell’anno vidi lui e Gaber. È stato uno degli spettacoli più belli che abbia mai visto. C’era la satira e la forte denuncia. E la denuncia arriva ancora di più quando fai sorridere le persone. Dario Fo lo sapeva fare!“. Ringraziamo Fabrizio Coniglio per la sua disponibilità e gli auguriamo il meglio per i suoi progetti futuri!