Fabrizio Moro si è recentemente raccontato in un’intervista al Corriere della Sera. Il cantante salirà sul palco dell’Ariston in occasione della quarta serata del Festival di Sanremo, quella dei duetti, per accompagnare Il Tre. Fabrizio ha più volte preso parte alla kermesse canora, trionfando in due occasioni: nel 2007, nella categoria Giovani, con il brano Pensa e nel 2018, insieme ad Ermal Meta, con Non mi avete fatto niente.
Fabrizio Moro e i litigi con Ermal Meta
All’interno dell’intervista, Fabrizio Moro ha rievocato l’esperienza sanremese vissuta assieme ad Ermal Meta, risalente al 2018. Entrambi avevano partecipato alla kermesse anche l’anno precedente, nell’ultimo Sanremo condotto da Carlo Conti. Fabrizio, in particolare, aveva presentato il brano Portami Via e quello fu per lui un anno di svolta: “Dopo Pensa ho avuto un sacco di alti e bassi, momenti di polarità importante, momenti in cui non mi filava nessuno. La vera svolta è arrivata al Festival del 2017 con Portami via“.
Tornando alla collaborazione con Ermal Meta, il cantante ha raccontato: “Lui aveva un po’ di paura su quel progetto, veniva da un momento molto fortunato, io gli proposi l’idea della canzone insieme e sentivo una grande responsabilità nei suoi confronti perché ho insistito tanto“. Come si ricorderà, in occasione di quel Festival, condotto da Claudio Baglioni, i due cantanti rischiarono la squalifica per un presunto plagio. Alla fine, però, Fabrizio Moro ed Ermal Meta uscirono vincitori: “Lì mi sono sentito morire, pensavo che fosse tutta colpa mia; poi l’ho abbracciato durante la premiazione e gli ho sussurrato all’orecchio: ‘vedi che mi dovevi dare retta’“.
Spazio quindi al rapporto con Ermal Meta. I due, nonostante le diversità caratteriali, secondo Fabrizio Moro hanno un trascorso molto simile. Quando, invece, gli è stato chiesto se tra i due ci fossero state delle litigate o delle discussioni, il cantante non si è tirato indietro e ha spiegato: “Con lui le litigate piottavano proprio… discutevamo sulle idee di arrangiamento, sul testo: lui ha un caratteraccio e io sono peggio di lui. In questo siamo simili, ora è una delle persone a cui voglio più bene, in lui ho trovato un fratello“.
La carriera nel cinema e la vita privata
Oltre alla carriera musicale, Fabrizio Moro ne ha intrapresa una anche nel mondo del cinema. A breve, infatti, arriverà in sala il suo secondo film da regista: Martedì e venerdì, firmato con Alessio De Leonardis. Il lungometraggio sarà disponibile a partire dal 22 febbraio e racconta la storia di un padre separato che prende una brutta strada. A ricoprire il ruolo di protagonista è l’attore Edoardo Pesce, con cui, ha raccontato Fabrizio Moro, non sono mancate le discussioni: “Non come con Ermal, ma abbiamo avuto un rapporto anche conflittuale, con discussioni particolarmente accese. Io sul set curo il minimo dettaglio“.
All’interno dell’intervista, Fabrizio Moro ha parlato anche della sfera privata. Il cantante, che ha attraversato la depressione, ha raccontato come è riuscito a lasciarsi alle spalle questo brutto periodo: “Non ne vado fiero, ma non mi vergogno a parlarne, l’importante nella vita non è tanto cadere quanto rialzarsi. Ho avuto periodi di fragilità e continuo ad averne — è giusto che ci siano —, ne sono uscito quando è nato il mio primo figlio: la paternità ha innescato il mio senso di rivalsa, in quel momento credo di essere diventato più coraggioso“.
Due parole, infine, anche su Elodie, su cui si discute molto: “Ognuno può fare ciò che vuole, l’importante è che si esprima con delle belle canzoni. Se fra 10 anni i pezzi di Elodie rimarranno vorrà dire che ha fatto bene a mettersi in mutande” ha sostenuto.