Fabrizio Moro si confessa a Vanity Fair: il suo passato e il rapporto con le sue canzoni e la televisione
Sono solo pochi anni che Fabrizio Moro le vesti del personaggio televisivo (oltre quelle di cantautore affermato). Per diverso tempo, infatti, i fan del vincitore di Sanremo hanno conosciuto un carattere diverso e una penna molto più aggressiva. Le canzoni di Fabrizio Moro dall’essere piene di rabbia e contro il sistema si sono trasformate in messaggi pieni di amore. Ma cosa è cambiato rispetto agli esordi? Cosa ha spinto Moro a scegliere un altra rotta? A queste domande oggi ha provato a rispondere il diretto interessato in un’intervista rilasciata a Vanity Fair, raccontandosi a cuore aperto ai lettori del giornale.
Fabrizio Moro e la sua evoluzione di artista: “Ero frustrato… per anni non ho messo piede in TV”
“Io sono troppo sincero. Istintivo. Adesso prima di dire una cosa ci penso. Ma fino a qualche anno fa mi portavo dietro la rabbia del marciapiede” ha raccontato il cantante a Vanity Fair. “A lungo sul palco ho fatto i convegni politici. Ce l’avevo con il presidente della Repubblica, con il primo ministro. Ho scritto canzoni che non potevano essere mandate in radio” ha poi aggiunto lo stesso “Quando non riesci ad esprimerti diventi un frustrato […] Per anni non ho messo piede TV”.
Fabrizio Moro: “Sono diventato una persona più equilibrata”
Ma cosa è cambiato oggi nella vita di Fabrizio Moro da spingerlo ad abbondare il ruolo di artista ribelle e portarlo scrivere canzoni diverse rispetto a quelle fatte in passato? “Sono ancora arrabbiato ma mi sono disinnamorato della politica. Perché ho capito di non poter cambiare nulla” ha risposto Moro “Sono diventato una persona molto più equilibrata. Grazie all’amore delle persone che hanno creduto in me e dei miei figli. Mi hanno aiutato a mettere a fuoco tante cose”.