Mancano solamente pochi giorni e, martedì 26 settembre, Francesca Fagnani tornerà finalmente con il suo programma cult “Belve” su Rai 2. In occasione del debutto della nuova edizione, la conduttrice ha rilasciato un’intervista a Repubblica, in cui ha svelato molti dettagli di questa stagione. La sua è diventata una delle trasmissioni preferite dal pubblico, di tutte le generazioni. “Belve” non solo è riuscita ad ottenere ascolti sempre soddisfacenti, bensì le sue interviste sono da mesi e mesi virali su tutti i social. La Fagnani è diventata una vera e propria icona per i più giovani, tanto da riuscire a raggiungere quasi 300mila visualizzazioni su TikTok.
Un dato veramente pazzesco, che la giornalista vede riflesso anche quando le capita di incontrare i fan per strada. “i gratifica quando i ragazzini mi fermano. “Chiedo sempre: ma tu quando hai visto Belve? Parlando di una tv più moderna bisognerebbe anche pensare al pubblico giovane: lo abbiamo intercettato. RaiPlay ha già un ruolo importante”, ha dichiarato. A conquistare così tanto il pubblico è stato sicuramente il suo modo totalmente schietto di porre le domande agli ospiti. Proprio per questo, alcuni le hanno anche dato della “str**za“. “Laura Ravetto mi ha detto: ‘Ma l’hanno mai brevettato questo sorrisetto da stronza?’. Mi ha divertito molto”, ha confessato.
Quest’edizione inizierà sicuramente con il botto. Nella prima puntata, la Fagnani intervisterà tre personaggi di punta: Stefano De Martino, Arisa e Fabrizio Corona. L’intervista più attesa rimane sicuramente quella con De Martino, dato che sono tutti trepidanti nello scoprire cosa potrebbe rivelare sulla sua recente separazione da Belen Rodriguez. Inoltre, nel programma ci saranno anche diverse novità. L’imitatorie Vincenzo De Lucia interpreterà un personaggio molto divertente, mentre in ogni puntata ci sarà uno spazio dedicato agli attori. Il primo ad occupare tale spazio sarà Valerio Lundini.
Insomma, quella appena stilata solo per la prima puntata sembra essere una lista di ospiti niente male. Anche se, l’idea del cosiddetto ‘ospite ideale’ spaventa un po’ la Fagnani. “È la mia dannazione, quando viene fuori un’intervista forte entro in crisi”, ha detto. “Col reticente — che arriva in studio chiuso, timoroso — è interessante vedere l’evoluzione. Chi si sbottona è perfetto. E a volte va fermato”, ha poi aggiunto parlando dei suoi invitati.
Certo è che, per quanto tosta, lei sarebbe la prima ad accettare di farsi intervistare a Belve “perché alla fine se mostri un aspetto meno noto hai vinto. Andare in tv in modalità autopromozionale non è simpatizzante. Mostrarsi in parte per come si è — perché è tv, non è psicanalisi — lo è”. Nelle sue interviste, inoltre, molti personaggi si sono lasciati andare parlando anche delle proprie debolezze, raccontando di malattie o dipendenze:
È un cambiamento culturale, prima la parola cancro non veniva neanche nominata. Mostrarsi con verità è un modo di condividere. Non solo chi ascolta ma anche chi parla di quel problema, esce dalla solitudine.
Infine, la Fagnani ha parlato anche di come si sente nel lavorare in questa nuova Rai definita “sovranista“. In realtà, la conduttrice ha confessati di non aver sentito nessun cambiamento. Il suo lavoro continua sempre allo stesso modo, dato che “ho sempre pensato che la libertà te la dai, non aspetti che ti sia concessa”. A tal proposito, ha espresso la sua opinione anche sulla sua collega Bianca Berlinguer, sbarcata su Rete4 dopo anni di lavoro in Rai:
Mi ha divertito il cambiamento, lo trovo coraggioso, mi sembra più psicologico che ideologico. Con il suo programma già parlava a un pubblico simile a quello a cui si rivolge oggi. Fa impressione che non lavori più in Rai ma non esistono matrimoni eterni.
Insomma, quello di Francesca Fagnani è veramente un periodo d’oro. In tutto ciò, però, rimane una dose di amarezza nel non aver avuto la possibilità di condividere tutto ciò che le sta accadendo con sua madre:
Mi dispiace non aver condiviso con mia madre, che non c’è più, il successo. Ma mi dispiace di più non averle dimostrato l’affetto che provavo. Non c’era conflittualità, ma ero più affettuosa con papà. Siamo materia materna, il vero cordone ombelicale non si taglia quando nasci, ma dopo, quando perdi una madre.