I fantasmi di Portopalo, chi è Saro Ferro? La vera storia del pescatore Salvatore Lupo
I fantasmi di Portopalo, fiction di Rai Uno, racconta la vera storia del naufragio della F174 vvenuto alle coste della Sicilia. Ma chi è davvero Saro Ferro, interpretato da Beppe Fiorello? Il vero nome del pescatore è Salvatore Lupo e si tratta di un uomo coraggioso che ha cercato di fare chiarezza su quanto avvenuto. In quella tragedia – conosciuta con il nome di Strage di Natale perché avvenuta nella notte tra il 24 e 25 dicembre 1996 – sono morte ben 283 persone. Tutti clandestini provenienti principalmente da Sri Lanka, India e Pakistan.
Chi è Saro Ferro? La vera storia di Salvatore Lupo di Portopalo
Subito dopo la tragedia i pescatori di Portopalo hanno ritrovato numerosi cadaveri ma, per non subire lunghi interrogatori e per non avere problemi con la propria attività, hanno deciso di tacere. Per anni gli uomini hanno rigettato in mare cadaveri. La verità è stata insabbiata fino a quando nel 2001 uno di quei pescatori, Salvatore Lupo, ha raccontato tutto. “Fra le maglie della rete mi ritrovai pezzi di ossa umane, pantaloni, scarpe e una tessera, la carta d’identità di un ragazzo giovane, stessa età di mia figlia allora, 17 anni” ha fatto sapere il siciliano. L’uomo ha denunciato il fatto alle autorità che però non gli hanno prestato attenzione. Lupo ha allora parlato con un giornalista de La Repubblica, Giovanni Maria Bellu, che ha cominciato ad indagare sulla questione. Diverse le inchieste che hanno mostrato la verità a tutto il mondo. Fino ad arrivare alla pubblicazione, nel 2004, del libro I fantasmi di Portopalo, dal quale è ispirata la fiction.
I fantasmi di Portopalo dal libro alla fiction con Beppe Fiorello
Intanto, dopo il clamore delle inchieste giornalistiche, Lupo è stato più volte minacciato e costretto a cambiare lavoro. In tanti hanno voltato le spalle all’umo che a Sette, l’inserto del Corriere della Sera, ha confidato: “Quando è arrivata la troupe della fiction, mi sono ritrovato a casa quelli che mi infangavano, parenti e pescatori, per raccomandarsi, per fare assumere come comparse figli e nipoti. E io me ne sono andato di nuovo dal paese…”.