Continua a tenere banco la squalifica di Fausto Leali al Grande Fratello Vip. Sulle pagine del settimanale Nuovo, nel numero in edicola da giovedì 24 settembre 2020, Maurizio Costanzo ha pubblicamente attaccato il cantante di Brescia. Stando a quanto dichiarato dal marito di Maria De Filippi le idee politiche di Fausto erano già note nell’ambiente dello spettacolo. A detta del giornalista, quindi, gli autori del reality show non avrebbero dovuto ammettere Leali nella Casa più spiata d’Italia. Dichiarazioni piuttosto forti, quelle di Maurizio, che faranno sicuramente discutere nei prossimi giorni. Fausto ha sempre ribadito di non essere un razzista e di non aver mai avuto preferenze politiche. Lo stesso ha fatto sapere Germana Schena, la terza moglie di Leali.
Grande Fratello Vip: Maurizio Costanzo contro Fausto Leali
“Che su Benito Mussolini Fausto Leali la pensasse così, e quali fossero le sue idee politiche, si sapeva da un pezzo. Quindi, partiamo col dire che gli autori del reality show di Canale 5 non avrebbero dovuto ammetterlo nella Casa. Detto ciò, va condannata la sua frase su Mussolini e il termine sul fratello di Balotelli. Chieda scusa pubblicamente!”, ha scritto Maurizio Costanzo nella rubrica che tiene settimanalmente sulla rivista Nuovo. In realtà le scuse da parte di Fausto Leali per la parola razzista sono già arrivate negli scorsi giorni. L’artista 73enne si è scusato nel corso della terza puntata del Grande Fratello Vip. Leali ha fatto ammenda nei confronti di Enock Barwuah e del pubblico.
Le parole di Fausto Leali dopo la squalifica al Grande Fratello Vip
Dopo la squalifica al Grande Fratello Vip, Fausto Leali ci ha tenuto a ribadire che non è un razzista. Per quanto riguarda le frasi su Benito Mussolini l’ex gieffino si è giustificato dicendo di aver visto una serie di documentari sul fascismo prima di entrare nel bunker di Cinecittà. Leali ha inoltre ammesso che non rifarebbe questa esperienza. Nonostante i pochi giorni di permanenza non si è trovato bene sotto le telecamere 24 ore 24. Fausto è dunque pentito al di là della squalifica che tanto rumore ha fatto. In difesa dell’interprete pure la moglie Germana Schena che ha assicurato che il marito non è né fascista né razzista. La donna ha inoltre ribadito che nella trasmissione non è venuta fuori la vera personalità di Leali, che non è riuscito ad integrarsi per bene nel giro di così poco tempo.