Selvaggia Lucarelli si scaglia contro Fedez che, nei giorni scorsi, a sorpresa, ha diffuso dei suoi audio strazianti e privati. Il rapper, tra le sue Stories Instagram, ha pubblicato degli estratti che aveva registrato durante una seduta con lo psicologo da cui è seguito. Non una seduta qualunque bensì quella che fece subito dopo aver scoperto di essere stato colpito da un cancro al pancreas. “Non voglio morire, i miei figli non si ricorderanno neanche di me”, le parole strazianti e rotte dal pianto e dal dolore che sono emerse dagli audio. Nel divulgare le registrazioni il cantante riferì che ognuno poteva giudicare a suo modo la sua scelta. “Voglia di condividere, manie di protagonismo o narcisismo fine a se stesso. Non me ne frega molto”, chiosava.
Al netto di ciò, è spuntata Selvaggia Lucarelli che ha smontato il rapper. Con un post scritto su Instagram (nel messaggio Fedez non viene mai esplicitamente menzionato, ma è più che palese che la giornalista si sia riferita al suo caso), la firma di Domani ha criticato con acume il modus operandi del marito di Chiara Ferragni:
“No. Registrarsi e postare la propria seduta di psicoterapia non è normalizzare la psicoterapia. Bisogna smettere di usare il verbo “normalizzare” per camuffare le più svariate forme di narcisismo/esibizionismo/incapacità patologica di conservare una sfera privata”
A corredo del post, la Lucarelli ha scritto un secondo commento caustico: “Poi un giorno parleremo anche di quanto possa essere un percorso autentico ed efficace la psicoterapia fatta a favore di microfono e/o telecamere, prevedendo/sapendo che quello che dirai sarà ascoltato o visto da milioni di persone. Se questo è fare un serio percorso terapeutico io sono Joe Biden”.
Visualizza questo post su Instagram
L’attacco della Lucarelli è stato tanto netto quanto diretto e spinge a riflettere su quanto la sfera pubblica e privata, per certi personaggi, non abbia più ragion d’esistere. Naturalmente non ci sono leggi o norme che indichino ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in simili casi. Ognuno ha una propria sensibilità e un modo di agire personale.
Resta da capire, però, quanto ci sia di spontaneo in certe scelte e quanto ci sia di programmato. Pare che si sia andati già oltre rispetto al concetto di responsabilità. Sembra infatti che ormai ci siano persone che a livello inconscio non sappiano più distinguere il privato dal pubblico e viceversa.
Tutto entra a far parte di un calderone, quello dei social, in cui ogni tema viene macinato alla velocità della luce. E il sospetto è che troppo spesso si abbia la smania di produrre contenuti su contenuti per non lasciare a bocca asciutta i propri ‘seguaci’ che, se la si vuol venere cinicamente, non sono altro che il core business degli influencer. Più “followers”, più “money”!