Poco fa, il Codacons ha rilasciato una nota in cui ha annunciato che il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso da loro presentato sul caso che ha coinvolto Chiara Ferragni e i suoi pandori “Pink Christmas” targati Balocco. Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori ha fatto sapere che il tribunale ha confermato la pratica commerciale scorretta attuata dalla Ferragni. Stando a quanto riportato, adesso, l’influencer dovrà vedersela con eventuali risarcimenti a coloro che hanno acquistato il pandoro inconsapevoli della reale entità dello scopo benefico dell’acquisto. Inoltre, tale situazione potrebbe aggravare in maniera significativa la posizione dell’imprenditrice digitale nell’inchiesta per truffa aggravata aperta dalla procura di Milano.
Ecco quanto si legge nella nota del Codacons:
Con una clamorosa sentenza il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso presentato da Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef, accertando la pratica scorretta messa in atto dall’azienda Balocco sul caso del pandoro ‘Pink Christmas’ griffato Chiara Ferragni, e l’ingannevolezza dei messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto.
E ancora:
Una sentenza importantissima che ora da un lato apre la strada ai risarcimenti in favore di tutti i consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione, dall’altro aggrava la posizione di Chiara Ferragni nell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano.
Chiara Ferragni e il pandoro Balocco: il caso spiegato bene
Lo scorso dicembre, l’Antitrust ha sanzionato l’influencer e l’azienda Balocco per la campagna promozionale di Natale 2022 del loro pandoro “Pink Christmas“. Il motivo? Nella pratica commerciale, si era lasciato intendere che, acquistando il pandoro, una parte dei soldi sarebbe andato all’ospedale Regina Margherita di Torino per sostenere la ricerca su due tipi di cancro e comprare un nuovo macchinario. In realtà, però, Balocco aveva già donato soldi all’ospedale a maggio 2022, dunque ben prima del Natale. Di conseguenza, la Ferragni e le sue aziende non hanno contribuito in alcun modo alla causa solidale, a differenza di quanto fatto pensare agli acquirenti.
La prima a sollevare dubbi su questa campagna promozionale era stata Selvaggia Lucarelli. Un anno fa, proprio poco prima del debutto dell’influencer al Festival di Sanremo, la giornalista aveva scritto un articolo riguardo la pratica commerciale non limpida dietro i pandori Balocco, che, ai tempi, non ebbe molto peso. Difatti, l’imprenditrice digitale continuò con successo la sua carriera e non ebbe significative conseguenze.
Ma, a distanza di un anno, la vita professionale e privata della Ferragni ha subìto un cambio radicale a seguito della multa dell’Antitrust da ben un milione di euro. Da allora, diversi brand hanno allontanato l’influencer, che ha avuto un enorme danno d’immagine. Tutto ciò si è poi riversato anche nella sua sfera personale. Difatti, Chiara si è recentemente separata dal marito Fedez, il quale ha ammesso che il caso Balocco ha influito nell’inizio della loro crisi.