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Chiara Ferragni non è l’unica imprenditrice digitale che se la sta passando brutta, può stare tranquilla che è in buona compagnia. Secondo Dagospia infatti, la parabola degli influencer è discendente e non di poco: il Wall Street Journal ha fatto un’indagine sui guadagni dei creatori social e la verità fa male. Non si fanno più i ricavi stellari di un tempo, anche se qualcuno resta sulla cresta dell’onda, il periodo d’oro sembrava arrivato alla fine. Che sia giunta davvero l’apocalisse per il mondo degli influencer?

Fino a un paio di anni fa era il sogno di tutti i giovanissimi e di chiunque partecipava ai programmi televisivi: diventare famosi sui social. Quanti ne abbiamo visti di vip uscire dai reality e buttarsi nelle sponsorizzazioni? Centinaia! E giù di viaggi per il mondo totalmente gratis, vacanze regalate, ospitate ai più importanti eventi. Insomma, il mondo glitterato degli influencer ha fatto sognare molti, ma si sa, non è tutto oro ciò che luccica. Il mercato è saturo, ce ne sono troppi di content creator e i social devono fare una scrematura: scegliere solo i più validi. Aumenta la competizione, calano i guadagni e i brand si fanno sempre più pignoli nella ricerca dei testimonial. Poi è scoppiato il Pandorogate ed è stato effetto valanga: il crollo di Chiara Ferragni testimoniato da Selvaggia Lucarelli ha dato il via a un domino. Il pubblico si fida sempre meno degli influencer e piano piano iniziano a sparire.

Quanto guadagnano gli influencer oggi? Dagospia sulla caduta dell’impero digitale

Il Wall Street Journal ha preso in esame i content creator più famosi d’oltreoceano, anche là non se la passano bene. Milioni e milioni di followers e visualizzazioni, ma i guadagni sono gli stessi di un impiegato medio. Per il nostro paese, Dagospia ha messo sotto la lente d’ingrandimento i casi di tre donne che si sono distinte nel mondo social: Chiara Ferragni, Clio Make Up e l’Estetista Cinica. Sempre in vetta la Ferry è approdata su TikTok dove, nonostante le critiche ai suoi video, guadagna 95 mila euro a post. Clio Zammatteo ha creato una fortuna con i tutorial di trucco, l’anno scorso ha fatturato 11 Milioni di euro. Questa è solo una faccia della medaglia, quella positiva.

Raggiungere questi numeri oggi è diventato quasi impossibile. La competizione è sempre più agguerrita, i giovani influencer testimoniano di sentire una enorme pressione che va poi a inficiare sulla loro salute mentale che li porta poi ad abbandonare il mondo social perché troppo difficile. Dobbiamo contare poi la sfiducia del pubblico: gli imprenditori digitali sono sempre più soggetti alle critiche da parte dei loro stessi followers che li accusano di sfoggiare troppo le loro vite di lussi o di fare scelte imperdonabili. L’ultima finita nell’occhio del ciclone è l‘Estetista Cinica, ancora nella bufera per il party organizzato alla Pinacoteca di Brera. Dopo il caso Balocco, gli influencer hanno scoperto che ci vuole un secondo da finire dalle stelle alle stalle, dall’essere il volto di decine di brand a vedere i marchi fuggire in cerca di volti più affidabili. Chissà se è un mestiere destinato a scomparire o se vedremo le sponsorizzazioni su Instagram ancora a lungo!

 

Anna Maria Ristori

Nata e cresciuta in Toscana, classe 1995. Con la passione per la scrittura da sempre, dopo aver vissuto alcuni anni all'estero ho deciso di rendere la mia passione anche una professione . Laureata in Discipline dell'Arte, della Musica e dello Spettacolo, ho collaborato e collaboro con newsletter e podcast di cinema.

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