Virginia e Viktorija Mihajlović, dopo l’annuncio familiare della morte del padre Sinisa, hanno espresso singolarmente il loro dolore per il grave lutto da cui sono state colpite. Entrambe erano legatissime al genitore, scomparso a 53 anni a causa di una leucemia mieloide. Sui loro rispettivi profili Instagram hanno pubblicato dei messaggi d’addio tanto profondi quanto struggenti. Viktorija ha postato una serie di fotografie del papà corredandole con dei versi celebri di Eugenio Montale. Ha dedicato a Sinisa la poesia ‘Ho sceso dandoti il braccio”, opera contenuta in ‘Satura‘, l’ultima raccolta poetica del premio Nobel pubblicata nel 1971. Virginia ha invece scelto di usare parole proprie per raccontare la sofferenza lancinante da cui è pervasa.
La lettera al padre di Virginia Mihajlovic
Questa la lettera aperta che Virginia ha scritto a papà Sinisa:
È dura papà. È dura. In questo momento di immensa sofferenza avrei solo bisogno di un tuo abbraccio. Non un abbraccio qualsiasi, il tuo. Mischiato al tuo profumo, che, come la tua anima, rimaneva addosso. E chi ti conosce sa a cosa mi riferisco.
Impossibile accettare tutto questo ma trovo la forza nell’amore immenso che mi hai donato in questi anni di vita insieme, talmente forte che mi accompagnerà per il resto dei miei giorni. Dopo aver scoperto il tuo destino, ringrazio di averti avuto con me per questi anni, in cui mi hai donato tutto, tutto quello che un padre avrebbe potuto donare ad una figlia, anzi molto di più.
Mi hai amata immensamente, con tutte le forze che avevi. Mi hai protetta da ogni cosa, da tutti e tutto. Tu sei stato troppo. Troppo per me. Troppo per noi. Troppo per tutti. Il mio cuore oggi è spezzato, in frantumi. La mia anima peggio, e non riesco a continuare a parlare del mio super eroe, per me papà, per voi Siniša Mihajlovic. Fa troppo, troppo male. Ti amo papà, per sempre, sempre, sempre, sempre. Te lo griderò ogni giorno, convinta che il mio grido arriverà fin lì. Non saremo mai distanti. Ciao papà, mio grande ed Immenso amore. Promettimi che ti farai sentire, io ho ancora tanto bisogno di te.
Il post è immediatamente stato visto da migliaia di utenti che hanno piazzato una pioggia di like e di commenti di sostegno. Tante anche le personalità note del mondo dello spettacolo e dello sport che hanno lasciato un gesto virtuale di vicinanza alla ragazza.
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L’addio al padre di Viktorija Mihajlovic e il significato di “Ho sceso dandoti il braccio”
La sorella Viktorija ha invece salutato il padre dedicandogli l’opera del premio Nobel Montale.
“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue”.
Viktorija ha infine aggiunto: “Ti amo con tutto il mio cuore papà, anima pura, rara, orgoglio della mia vita, mio eroe, mio GRANDE amore. Ovunque tu sia io so amare fino a lì”. Anche in questo caso il post, pubblicato su Instagram, ha raccolto migliaia di like e di messaggi di sostegno.
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Il significato della poesia e perché Viktorija l’ha scelta
Montale scrive questa poesia dopo la morte della moglie, Drusilla Tanzi, che fu la sua compagna di tutta la vita. La donna aveva un problema alla vista. Ed è così che trovano una spiegazione il primo e l’ottavo verso (“Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”; “Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio / non già perché con quattr’occhi forse si vede di più”). Montale, concludendo la poesia, scrive: “Con te le ho scese perché sapevo che di noi due / le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate, / erano le tue”. Un’allusione a ciò che scrive poco prima (“gli scorni di chi crede / che la realtà sia quella che si vede”), vale a dire che la realtà visibile agli occhi non è quella più profonda.
In questa poesia Montale celebra la moglie come sua guida. Così Viktorija, nel dedicarla al padre, ha voluto sottolineare una volta di più quanto Sinisa sia stato per lei un faro in grado di illuminarle la strada da percorrere. Quel faro, ora, si è spento, purtroppo.
Arianna Mihajlovic: “Ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle”
Anche la moglie di Sinisa ha scritto un post toccante: “Quando non sarai più parte di me, ritaglierò dal tuo ricordo tante piccole stelle, allora il cielo sarà così bello che tutto il mondo si innamorerà della notte”. Queste le dolci parole dedicate al marito, a corredo di una fotografia di coppia.
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