Filippo Nardi, coronavirus. La confessione dell’ex gieffino: “Giorni d’inferno, ma niente tampone”
Filippo Nardi, ex naufrago dell’Isola dei Famosi nonché ex gieffino, si è reso protagonista di una confessione delicata. Il disk jockey britannico naturalizzato italiano ha dichiarato in una recente intervista a BollicineVip di aver passato dei giorni infernali a metà marzo. Febbre alta, dolore alle articolazioni e perdita di peso: questi i sintomi che lo hanno colpito e gli hanno fatto credere di aver contratto il Covid-19. Tuttavia non c’è certezza del contagio, in quanto, nonostante la richiesta, non è stato fatto il tampone. A confidarlo è stato lo stesso Nardi che inoltre ha fatto sapere di essersi ripreso e di essere in quarantena in Brianza dove sta sistemando un appartamento per il figlio.
La testimonianza di Filippo Nardi
“Tutto è iniziato lo scorso 10 marzo con dei forti dolori alle articolazioni ai quali è seguita poi una febbre molto alta. Per circa 7 giorni ho avuto la temperatura che oscillava dai 38,5 ai 39”, racconta Nardi a BollicineVip. “Ho chiamato ben due volte la guardia medica – aggiunge – e il numero verde per l’emergenza Coronavirus per richiedere il tampone ma mi hanno completamente ignorato.” E ancora: “Mi hanno detto che non avendo i sintomi quali tosse e/o mal di gola non ero idoneo al tampone.” L’ex gieffino scende quindi nel dettaglio: “Sono stati dei giorni d’inferno. Ho perso 5 kg e accusavo dei forti dolori alle articolazioni. Mi trovavo e mi trovo tutt’ora da solo in Brianza dove sto facendo dei lavori ad un appartamento che ho preso per mio figlio che verrà qui a studiare a settembre.”
Nardi: “Mi hanno negato il tampone”
Nardi prosegue: “Ero nel pieno del trasloco e quindi mi sono ritrovato bloccato li senza nessuno, mi sono messo in auto quarantena e non sono più potuto tornare a casa mia. ” Infine chiosa: “Adesso sto meglio ma ho passato davvero una brutta settimana, mi sento ancora debole ma il brutto è passato, o almeno spero. Mi hanno negato il tampone ma ci sono davvero alte probabilità che io abbia contratto quel maledetto virus. Nessuno dava ascolto alla mia richiesta di testarmi.”