L’Isola dei Famosi chiuderà i battenti tra meno di una settimana. Mediaset, secondo quanto riferito da DavideMaggio.it, ha deciso che la finale verrà trasmessa mercoledì 5 giugno (e non il 9). D’altra parte c’è tutto l’interesse per l’azienda ad archiviare il prima possibile questa stagione del reality show di Canale Cinque visto che i risultati in termini di ascolti sono da dimenticare. Nelle ultime puntate si è addirittura toccato il 12% di share, mai nella storia del programma c’era stato un dato così drammatico. Anche perché va ricordato che una trasmissione come L’Isola dei Famosi costa e quindi ci si aspetta che venga seguita da molti utenti per una semplice logica commerciale. Se il pubblico cala, ci sono mento introiti pubblicitari e non ce la si fa nemmeno a rientrare dai costi di produzione.
I naufraghi rimasti in gara attualmente sono 10: Alvina Verecondi Scortecci, Aras Senol, Artur Dainese, Edoardo Franco, Edoardo Stoppa, Karina Sapsai, Linda Morselli, Matilde Brandi, Khady Gueye e Samuel Peron. Saranno loro a giocarsi la vittoria. Naturalmente non ci sarà alcun nuovo ingresso visto che si è in dirittura d’arrivo. A conti fatti mancano tre puntate: quella di mercoledì 29 maggio, quella di domenica 2 giugno e appunto la finale di mercoledì 5 giugno.
Isola dei Famosi 18, cosa non ha funzionato
Cosa non ha funzionato? Praticamente quasi tutto. Vladimir Luxuria non ha fatto benissimo, ma nemmeno malissimo. D’altra parte è alla sua prima conduzione importante e non ci si poteva aspettare miracoli. Dario Maltese e Sonia Bruganelli non hanno lasciato il graffio. Bene invece Elenoire Casalegno. Il nocciolo vero del flop è però da ricercare nell’usura del format e dalle inesistenti idee di rinnovo di esso.
L’Isola, dopo 18 edizioni, a differenza dell’evoluzione (qualcuno direbbe involuzione) avuta dal Grande Fratello, ha cambiato ben poco. Più che normale che il pubblico sia stufo di vedere dinamiche trite e ritrite. Se il prossimo anno Mediaset vorrà nuovamente puntare sul reality dei naufraghi, è bene che operi una rivoluzione del format. Così è inutile continuare.