Dopo la notizia sul nuovo conduttore dell’Eredità parla Marco Liorni e non mancano le frecciatine a Pino Insegno e ai legami con la politica. Il conduttore ha anche raccontato di aver pianto molto l’ultimo giorno di registrazione di Reazione a catena.
Liorni sostiene di non aver tolto il programma a Insegno, semplicemente gli è stata fatta una proposta e l’ha accettata. Per lui è un onore condurre il quiz storico di Fabrizio Frizzi.
“Non so se è proprio andata così e se qualcuno ha fregato qualcosa. Diciamo che stavo benissimo a Reazione a Catena, ma un giorno mi hanno proposto l’Eredità. Poi magari ci cambieranno di nuovo…Ma sono onorato per avere l’opportunità di programma storico, condotto da grandi come Fabrizio Frizzi“.
Marco ha sottolineato di non conoscere nessun politico che gli avrebbe potuto dare “la giusta spinta” e che aveva già un game e non aveva bisogno “di elemosinarne un altro“.
“Finché farò il conduttore starò lontano dalla politica“. Liorni vuole quindi distaccare la sua vita professionale da quella politica, secondo lui le due parti non possono coesistere. Il suo sogno nel cassetto, però, è occuparsi di amministrazione europea: “Il teatrino della politica nazionale non mi affascina, mentre a livello locale mi sembra che abbia più a che fare con l’amministrazione. Nel Parlamento europeo vedo invece un’istituzione che detta la linea ai Paesi, pensa ad una politica alta, di visione sul futuro“.
Liorni inoltre non sopporta l’appellativo di “TeleMeleoni”, per lui è la Rai. Ha anche raccontato dell’ultimo giorno di registrazione di Reazione a Catena. Dopo 5 anni ha dovuto abbandonare il programma e ha svelato che ha pianto tanto per questo addio.
“L’ultima volta che ho pianto è stata nello studio di Reazione a Catena per l’ultima puntata. Non c’era nessuno, tutti via: tecnici, pubblico, squadre, autori. Le luci spente, solo neon accesi e qualche carta per terra. Mi è passato davanti un pezzo di vita, sono stati cinque anni intensi. Ho pianto come una fontana, è stato liberatorio“.
Gli inizi della carriera
Marco deve molto a Cristina Parodi, nel 1997 la dovette sostituire a Verissimo per un breve periodo e quella esperienza gli permise di emergere. Con la conduttrice oggi ha un bel rapporto di amicizia.
Poi arrivò il Grande Fratello. Dal 2000 al 2007 fece l’inviato del programma. Dopo quell’esperienza il telefono non ha più squillato per 4 anni, non gli sono più arrivate proposte lavorative.
“Dopo 7 anni di Grande Fratello niente tv per 4 anni. Non solo paura, l’avevo proprio deciso, mi ero dato come deadline il dicembre 2011, dopo aver portato per tutto quel tempo i miei progetti di programmi a tutte le persone che conoscevo. Ma la risposta era sempre la stessa: mi vedevano come quello del Grande Fratello. […] Poi a novembre arrivò l’occasione di un numero zero per la Rai, Perfetti innamorati“.
Ciò ha permesso a Liorni di tornare in carreggiata e di continuare a lavorare per la Rai, l’azienda dove si trova tutt’ora e che reputa molto stimolante.
I sogni nel cassetto
Marco spera un giorno di poter condurre un programma in prima serata. Al tempo stesso ritiene che ogni trasmissione “va condotta con il cuore e capirne l’essenza“. Si dice pronto a condurre questo nuovo quiz show.
Per quanto riguarda gli ascolti ha detto che i successi ottenuti non hanno mai infierito nel suo ego, al tempo stesso però è consapevole che ciò gli attesta alcuni meriti. Secondo lui, è proprio per questo che per condurre L’Eredità è stato scelto lui.