Fiorello, le scuse a metà su Tiziano Ferro: il comico afferma di aver chiarito ma rimarca lo scivolone del cantante. Spazio anche al retroscena sulla chiamata con Selvaggia Lucarelli
Fiorello fa un passo indietro (a metà), giusto per rimanere in tema polemiche sanremesi. Lo showman, nella conferenza stampa di stamane, che preannuncia la finalissima del Festival, ha parlato a bocce ferme degli screzi e degli attriti avuti con Tiziano Ferro, chiedendo scusa e narrando dei retroscena sulla ormai celebre chiamata fatta a Selvaggia Lucarelli, la quale l’ha prontamente riportata facendo deflagrare la vicenda. Il comico è stato anche contestato da qualcuno della stampa, che non ha creduto in toto alla sua versione
La versione di Fiorello: che cosa è realmente accaduto con Tiziano Ferro
“Vi volevo chiedere scusa per ieri”, esordisce Fiorello in conferenza, riferendosi al caso Tiziano Ferro (maledetto hashtag #Statteunpopiùzitto). Poi aggiunge: “Non era un’intervista ma una telefonata, ingenua… Io non sono il dalai lama, ma quello che avevo letto mi aveva dato molto fastidio ed ho chiamato una giornalista dopo tanti anni”. Quella giornalista ha un nome e un cognome: Selvaggia Lucarelli. Quella stessa Lucarelli che solo poche ore prima scriveva che Fiorello fose un personaggio ossessionato da eventuali flop. “Poco dopo – continua lo showman – trovo tutto pubblicato: ‘Se fossi giornalista chiederei se posso pubblicare quello che sento”. Durante il discorso qualcuno ha mugugnato in sala stampa, non credendo interamente alla versione. “Poteva essere Tiziano, poteva essere Amdeus, poteva essere chiunque. Dici una cosa e da quella cosa lì scaturiscono cose più pesanti. Lui pensava davvero di fare una battuta e invece si è ritrovato con questa roba qua, abbiamo chiarito. Ci siamo scambiati messaggi ieri e oggi”, ha concluso il comico, rispondendo a un’altra domanda.
Stefano Coletta, direttore di Rai Uno su Amadeus e Fiorello
“Non ho mai trovato prolissità negli interventi di Fiorello, lo avrei ascoltato fino alle 5 di mattina”, l’intervento del neo direttore di Rai Uno Stefano Coletta che ha speso parole al miele anche sul conduttore: “Amadeus è una persona gentile e, oltre al pop, abbiamo bisogno anche di gentilezza. Scusate per la lunghezza ma la 70esima edizione ne aveva bisogno. Il pretesto dei 70 anni legittima questa opulenza scalettara”