L’attore Flavio Parenti sconvolge a Vieni da Me, passato difficile
L’attore Flavio Parenti è stato ospite di Caterina Balivo a Vieni da Me, durante la puntata di mercoledì 27 marzo. In occasione della sua ospitata Flavio ha raccontato la sua infanzia e adolescenza. L’attore, che presto vederemo nella nuova fiction di Rai 1 con protagonista Vittoria Puccini, “Mentre ero via“, ha raccontato le sue origini e i problemi vissuti durante la sua adolescenza. All’età di 13 anni, infatti, era costretto a cambiare casa e paese per il lavoro dei genitori. Parenti infatti ha origini italiane e francesi ed ha dichiarato: “Non parlavo bene italiano, quando sono arrivato in Italia. Ho imparato abbastanza tardi. E soprattutto cambiavo sempre lingua e a 13 anni ho smesso di parlare […] Non parlavo più con nessuno. Sono andato in psicoanalisi“. Una vera sofferenza quella vissuta da piccolo da Flavio che, costretto a trasferirsi continuamente, non riusciva a legarsi a nessun bambino o a stringere amicizia con gli altri: “Non ho un luogo in cui sono cresciuto. Non delle radici, sono una persona sradicata. Avevo pochissimi amici. Immagina, un bambino che cambia spesso scuola, non vede più quelle persone. Ad un certo punto, impari a non legarti più perché dici “Io non mi lego, poi devo andare via“.
Flavio Parenti: “A rivedermi da bambino, soffrivo”
Un passato davvero difficile quello vissuto da piccolo dall’attore Flavio Parenti. Il volto di tante fiction di successo, tra cui Un Medico in Famiglia, ha raccontata a Caterina Balivo la sua infanzia, diviso tra paesi e lingue diverse. “Ho una foto di quando ero piccolo, mi sono visto e mi sono fatto tristezza. E mi sono detto: ‘Questo bambino, quanto è triste‘. Poi sono andato in collegio ed è stato fenomenale“. L’esperienza in collegio è stata per lui un toccasana, lì, lontano dai genitori, ha riacquistato la parola e la fiducia in sé stesso.
Flavio Parenti a Mentre ero via, anticipazioni
Presto vedremo Flavio Parenti a Mentre ero via, la nuova fiction di Rai 1 con protagonista la bellissima e bravissima Vittoria Puccini. “È un thriller psicologico sulla storia di una donna che perde la memoria. E’ convinta di aver visto i suoi figli piccoli, avendo perso gli ultimi otto anni di memoria […] dopo la morte del marito va alla ricerca di sé stessa, cioè va a scoprire chi era la persona che da otto anni non conosce più“, così ha commentato Parenti, spiegando anche che Monica scoprirà piano piano cosa c’è dietro la sua amnesia.