Verissimo, Francesca Manzini intervistata da Silvia Toffanin: il difficile rapporto col padre
Francesca Manzini è figlia di un dirigente sportivo, per questo ha passato la sua infanzia tifando allo stadio. Oltre al calcio, crescendo ha sviluppato la passione per il cinema e per l’intrattenimento, fino a mettere piede per la prima volta in televisione a 18 anni. E tra piccolo schermo e cinema c’è stato posto anche per la radio e la musica. Ha portato in scena la sua passione per il canto e per il ballo ad Amici Celebrities e oggi a Verissimo Silvia Toffanin ha ripercorso tutta la vita di Francesca Manzini. La passione per i film le è stata tramandata da sua sorella Olivia, ma in casa Manzini non si è mai respirata un’aria serena a quanto pare, per questo Francesca trascorreva molto tempo nella sua cameretta.
Francesca Manzini e l’infanzia difficile: “Sentivo cose che una bambina non dovrebbe sentire”
A Verissimo ha raccontato: “Io per non sentire cose che una bambina non dovrebbe sentire mi richiudevo in camera. Fuori c’era tanto squilibrio, persone che non si sono mai sapute ecco. Mamma e papà, sì. Che ringrazierò tantissimo perché mi hanno insegnato il male, ti accende un istinto di sopravvivenza”. Sono state confessioni molto pesanti, la vita di Francesca Manzini non è stata per niente facile, ma nonostante questo non prova odio verso i suoi genitori. Francesca ha spiegato di aver provato a parlare con i suoi genitori, ma trovava un muro, soprattutto nel padre mentre la madre stava ad ascoltarla ma era concentrata su altro. Nella sua infanzia sono mancati anche gli abbracci, ma ha riconosciuto che il papà non era proprio capace di compiere gesti affettuosi. “Mio padre è stato un uomo che non ha saputo dimostrare, esprimere. Ho avuto una persona che è padre perché mi ha messo al mondo e mi ha cresciuta, a modo suo. E lo ringrazio per come lo ha fatto, perché per quanto io possa essere stato un fallimento per lui, io adesso sono qui con te”.
Francesca Manzini, un passato complicato tra anoressia e bulimia
Francesca Manzini ha sofferto di anoressia e bulimia in passato: “Mi ammalai perché stavo prendendo coscienza di quello che vedevo. Non l’ho vista come una punizione, è proprio un lasciarsi andare. Sono stata anoressica per tre mesi e mezzo e subito dopo sono entrata nella bulimia, per sei anni. Ho vissuto male”. Non incolpa i suoi genitori né in particolare suo padre per non essere stato un esempio per lei, per aver inseguito la sua carriera. E neanche la madre, per aver inseguito la sua bellezza e il suo essere. Francesca ha raccontato di essere cresciuta da sola quasi, fino al punto in cui i genitori si sono separati. “Io ero una vagabonda, ho frequentato gente brutta e ho vissuto un periodo brutto. Mi sono lasciata andare, bevevo anche qualcosa di più e non mi faceva bene. Ne sono uscita da sola”. Francesca ha parlato anche di alcol e altre cose che non ha approfondito.
Verissimo, Francesca Manzini confessa: “Può succedere di pensare a gesti estremi”
Come è riuscita a venire fuori dal baratro? Contando su sé stessa, ha raccontato: ci è riuscita grazie all’istinto di sopravvivenza che l’ha risvegliata. Silvia Toffanin le ha chiesto a questo punto se ha pensato anche a gesti estremi. C’è stato silenzio e Francesca è scoppiata in lacrime prima di rispondere. Poi ha detto: “Può succedere. Sai non avere una famiglia e soprattutto vivere è una grandissima responsabilità. La vita è bellissima. Io sono una persona che si è fatta male da sola, ma la colpa è stata anche mia. Ma non avevo scelta, non avevo chi mi diceva cosa fare”. Non sono mancati altri momenti brutti per delle storie d’amore andate male.
Francesca Manzini dopo Amici Celebrities: rapporto complicato col papà
Francesca Manzini oggi non ha un bel rapporto con il padre: “Vivere il lutto di una persona che è viva fa più male di quando non c’è più, chiedo scusa a chi ha subito un vero lutto. Perché non hai modo”. Con la madre ha recuperato in parte il rapporto, anche con il padre forse un po’, anche se pare che a lui non interessi molto. “Lui mi ha visto sempre come un fallimento. E se sono un fallimento, guarda cosa hai creato, guarda cosa hai tirato fuori. Io non lo odio, attenzione”. E infine ha detto: “Grazie alla loro incapacità hanno reso me capace di amare”.