Wilma Faissol, la moglie di Francesco Facchinetti: perché la coppia litiga spesso
Inutile negarlo: la tecnologia e i social network hanno un po’ rovinato la vita di coppia di tutti noi. Anche quella di Francesco Facchinetti e Wilma Faissol, che spesso litigano proprio per via della dipendenza dallo smartphone, accessorio ormai indispensabile nella vita di tutti i giorni. A rivelarlo la brasiliana, che ha sposato l’artista nel 2015, in un’intervista concessa al settimanale F. Wilma e Francesco litigano soprattutto in vacanza, quando, magari al mare o a bordo piscina, Facchinetti è ancora immerso nel lavoro mentre la moglie cerca di staccare la spina e di godersi la sua splendida famiglia, della quale fanno parte i piccoli Leone e Lavinia. Senza dimenticare Charlotte, la figlia che Wilma ha avuto 11 anni fa una precedente relazione, e Mia, la bambina di Facchinetti e Alessia Marcuzzi.
Le parole di Wilma Faissol sui litigi con il marito Francesco
“Come reagisco se al mare o in piscina il mio partner si fa distrarre dallo smartphone? Questo è un problema su cui io e Francesco litighiamo spesso! Gli dico che può rispondere ai messaggi di lavoro al massimo in tre momenti del giorni, ma lui proprio non ci riesce, così sono costretta a nascondergli il telefono, come se fosse un bambino“, ha raccontato Wilma Faissol che dopo una laurea in Odontoiatria si dedica oggi alla famiglia e alla moda. “Deve capire che non è il Presidente degli Stati Uniti, né deve salvare vite: non muore nessuno se per qualche ora lui non è connesso. Lo scorso Capodanno, dalle Maldive, ho scritto ai suoi collaboratori, chiedendogli di non cercarlo neanche se fosse arrivata l’apocalisse”, ha aggiunto la sud americana.
Wilma Faissol Facchinetti e il rapporto con l’era digitale
“Non ho dubbi, era molto meglio prima. Gli smartphone limitano la nostra capacità di essere presenti l’uno con l’altro, minando l’intimità”, ha sottolineato Wilma Faissol Facchinetti. La 37enne vieta ai suoi figli più piccoli l’uso del tablet o dello smartphone a meno che non ci sia l’urgenza di tenerli impegnati. In quel caso, però, Lavinia e Leone possono usare il tablet solo un quarto d’ora per guardare un cartone animato.