Il Cacciatore, Francesco Montanari si racconta a Tv Talk e spunta Forum nel suo passato
Francesco Montanari è impegnato al momento con la serie tv Il Cacciatore, in onda in questo momento con la seconda stagione. La serie va in onda su Rai 2 da marzo 2018 e in cui Montanari veste i panni di Saverio Barone, personaggio ispirato alla figura di Alfonso Sabella. Si tratta di un magistrato dell’Antimafia che si lascia coinvolgere così tanto dalla caccia ai cattivi da esserne quasi ossessionato. L’attore oggi è stato oggi ospite nella puntata di Tv Talk e si è prestato a una bella intervista, in cui è emersa una curiosità sul suo passato. Nel programma si stava parlando di Forum e quando Massimo Bernardini ha chiesto un parere da attore sui protagonisti della trasmissione di Barbara Palombelli, Francesco ha rivelato che ne avrebbe potuto fare parte!
Tv Talk, Francesco Montanari rivela: “Ho fatto Al posto tuo, Forum è saltato”
Montanari ha spiazzato tutti dicendo subito: “L’ho fatto anch’io Forum. Ho fatto anche Al posto tuo, vi ricordate? Avevo vent’anni credo”. Quando Bernardini ha chiesto maggiori dettagli, l’attore si è ricordato che poi Forum è saltato: “Facevo la Silvio D’Amico e mi chiamano a fare queste puntate… No, poi Forum non sono riuscito a farlo, mi hanno chiamato ma non ho potuto. Al posto tuo sì. In realtà è un esercizio bellissimo per chi studia, perché hai un canovaccio da seguire con l’autore che ti afferra il piede e ti dice devi andare al punto c e tu invece ti dilunghi”. Niente Forum alla fine quindi, ma una trasmissione che andava in onda su Rai 2 e condotta da Alda D’Eusanio.
Francesco Montanari parla del personaggio del Libanese in Romanzo Criminale
Qualcuno poi gli ha domandato se è stato difficile staccarsi dal personaggio del Libanese di Romanzo Criminale, a cui viene associato ancora oggi. Montanari ha spiegato: “Sono anni che rifletto sul concetto di etichetta. In realtà pregiudica più chi la mette che chi la subisce. Pregiudichi te stesso nel vedere il potenziale in questo caso di una persona che fa l’attore. Credo sia un’eredità del Neoralismo […]. Noi siamo abituati in Italia a non corrispondere il valore dell’attore, lo diamo solo a una professione americana”.