Chi è il Gabibbo? Chi c’è dietro il personaggio di Paperissima Sprint e Striscia la notizia
Il Gabibbo è un personaggio comico inventato da Antonio Ricci, autore e padre nobile di molte trasmissioni ‘cult’ di Mediaset, prima fra tutte Striscia la notizia. E’ anche conduttore di Paperissima Sprint, lo show di Canale5 che manda in onda gli ‘errori’ dei vip e le ‘papere’ della gente comune di tutte le parti del mondo, in onda ogni domenica nella fascia di accesso al prime time e tutti i giorni durante la stagione estiva. Dietro al pupazzo di gommapiuma più famoso d’Italia vi sono due persone: chi lo anima fisicamente e chi gli da la voce. La persona che materialmente veste i panni del pupazzo rosso, il suo ‘ripieno’, è Gero Caldarelli, classe 1942, buddista, mimo professionista; mentre chi gli da la voce è Lorenzo Beccati.
Gero Caldarelli, chi è l’artista che sta dentro al Gabibbo
Gero Caldarelli, nome vero Geronimo Caldarelli, è un mimo italiano nato a Torino il 24 agosto 1942. Ha dunque ben 74 anni e veste il famoso costume di gommapiuma del Gabibbo da quasi tre decenni. Nel 1965 ha animato anche Topolino e nel 1974 ha fondato la scuola di mimo ‘Quelli di Grok’, insieme a Maurizio Nichetti. E’ alto 1 metro e 53 per cui, quando nel 1990 Antonio Ricci ha inventato il pupazzo rosso, ha deciso dovesse essere alto 1 metro e 65 centimetri, in modo tale che Caldarelli potesse vedere il mondo attraverso la sua bocca, permettendogli di avere una maggiore visibilità sul palcoscenico.
Lorenzo Beccati, chi è la voce del Gabibbo
Lorenzo Beccati è un autore televisivo italiano, collaboratore stretto di Antonio Ricci. Nato a Genova il 24 febbraio del 1955, è celebre non solo per il doppiaggio del pupazzo rosso, ma anche per altri doppiaggi nel programma Paperissima Sprint (è sua la voce del famoso ‘dobbiamo stare vicini vicini…’). Secondo un aneddoto raccontato dallo stesso Beccati, la voce della mascotte di Striscia la notizia sarebbe quella di un ex-ergastolano che lavorava come piastrellista, intrisa di stupore e meraviglia e mescolata al tipico comportamento dei ragazzi genovesi.