Verissimo, Gabriella Pession racconta come è rimasta bloccata in America a causa del Coronavirus
Gabriella Pession è bloccata in America a causa del Coronavirus. Con un video messaggio inviato a Verissimo, l’attrice ha raccontato come si sia ritrovata a non poter tornare in Italia dopo un viaggio a Los Angeles. La Pession non è partita per un viaggio di piacere, nonostante nei primi giorni di febbraio fosse ancora possibile, ma perché suo marito Richard Flood era impegnato con le riprese di Grey’s Anatomy. Flood è uno dei nuovi personaggi della 16esima stagione della serie tv, interpreta il dottor Hayes. Lui è il nuovo pediatra del Grey Sloan Memorial ed è il “regalo” che Cristina Yang ha inviato dalla Svizzera all’amica Meredith Grey. Per questo molti pensano che potrebbero essere la nuova coppia della serie tv.
Gabriella Pession a Los Angeles dal marito Richard Flood, attore in Grey’s Anatomy
Flood era sul set di Grey’s Anatomy, prima che venisse chiuso senza terminare la stagione, e per questo Gabriella e il figlio erano andati a Los Angeles. Queste le parole dell’attrice a Verissimo: “Mi trovo qui da due mesi. Eravamo venuti io e mio figlio per stare un paio di settimane a febbraio, per venire a trovare il papà che si trova sul set di Grey’s Anatomy e siamo rimasti bloccati qui per l’emergenza Coronavirus in Italia”. Ha anche parlato un po’ della situazione a Los Angeles, dove ormai il Covid-19 è arrivato da un po’. “Noi siamo in casa, in isolamento da due settimane. La situazione qui in America è controversa”, ha spiegato l’attrice parlando anche di numeri di tamponi e contagi.
Gabriella Pession bloccata in America: “Vorrei stare in Italia”
L’attrice ha raccontato ancora che si aggiorna costantemente con le news sull’emergenza in Italia, ha ringraziato i medici e gli infermieri per il lavoro che stanno svolgendo. E ha ammesso che avrebbe preferito essere qui: “È una situazione di limbo, in questo momento vorrei stare in Italia. Per quanto possa essere paradossale, il fatto di essere lontani da casa in un momento di emergenza è davvero difficile”.