Game of Thrones: com’è riuscita Arya Stark a uccidere il Night King
Il terzo episodio di Game of Thrones 8 si è concluso con un grosso colpo di scena: la morte del Night King, il Re della Notte, per mano di Arya Stark. Dopo la settima stagione, e la scoperta delle sue vere origini, tutti si aspettavano un colpo simile da Jon Snow. E invece no: è stata la piccola di casa Stark, diventata ormai un’infallibile guerriera, a porre fine alla battaglia tra gli Estranei e il mondo dei vivi. Un risvolto che ha inevitabilmente cambiato per sempre la storia televisiva de Il Trono di Spade. Ma come è riuscita Arya ad uccidere il temibile nemico contro il quale neppure Daenerys ha potuto fare qualcosa in sella al suo potente drago? Ecco alcuni dettagli che forse più di qualcuno ha sottovalutato.
La profezia di Melisandre
Arya Stark riesce a ritrovare il coraggio perduto grazie alle parole di Melisandre. Dopo l’incontro tra le due avvenuto tempo fa, la donna rossa sprona la combattente a fare di più, a non mollare nel bel mezzo della battaglia. “Chiuderai molti occhi marroni, verdi e blu”, ribadisce Melisandre, che ha avuto un certo peso nella battaglia contro gli Estranei. In seguito a questo incontro Arya sparisce per un po’ dalla scena. “Arya è la persona che non ti aspetti. La scena è tutta su Jon Snow, tutti si aspettano un suo confronto con il Night King ma alla fine è Arya ad averlo. Soprattutto perché dopo l’incontro con Melisandre ha avuto il tempo di arrivare da Bran”, ha spiegato Miguel Sapochnik, regista dell’episodio. Dunque Arya ha avuto del tempo prima di riuscire ad arrivare sotto l’albero di quercia dove si era posizionato Bran, che è stato poi raggiunto dal Night King. Inoltre le parole di Melisandre non sono altro che una profezia che la donna rossa recita ad Arya già nella terza stagione di Game of Thrones (video più basso). Insomma, a quanto pare il destino di Arya era già scritto.
Il duro allenamento di Arya Stark
Nel terzo episodio di Game of Thrones 8 non è chiaro il modo in cui Arya si avvicina al Night King. Ma la scena precedente, che la vede nascondersi da alcuni Estranei nel Castello lascia intendere che la giovane Stark sia riuscita col tempo a rendere il suo passo leggero e impercettibile. In più, molto probabilmente, Arya è riuscita a impossessarsi del volto di un Estraneo per avvicinarsi al loro Re. Del resto, a cosa sono serviti anni di addestramento a Braavos? Un altro dettaglio importante che porta chiaramente alla svolta di Arya nella battaglia contro gli Estranei.
L’arma con cui è stato ucciso il Night King
Arya riesce ad uccidere il Re della Notte con un’arma particolare. Non con quella che le ha creato Gendry ma con il pugnale che le viene dato dal fratello Bran nel corso della settima stagione. Si tratta di un pugnale realizzato con acciaio di Valyria, l’unico materiale in grado di uccidere i White Walkers, che viene ritratto pure in alcuni libri consultati da Sam alla Cittadella. Molto probabilmente Bran, diventato il Corvo a tre occhi, era già a conoscenza della mossa futura della sorella maggiore. Non solo, ironia della sorte quel pugnale è lo stesso utilizzato dal sicario mandato nella prima stagione a tentare di uccidere proprio Bran. Che, poi, come potete vedere nel video più basso viene salvato dalla madre e dal suo metalupo. In seguito quell’arma finisce inspiegabilmente nelle mani di Ditocorto, che lo cede a Bran prima di morire (altro video più in basso).
Arya uccide il Night King: le dichiarazioni degli autori
David Benioff e D.B. Weiss, showrunner di Game of Thrones, hanno dichiarato dopo il terzo episodio dell’ottava stagione: “Da tre anni sognavamo questo. Arya era la migliore candidata per uccidere il Re della notte”. Del resto già nella terza stagione Melisandre aveva predetto tutto: “Ucciderai persone con gli occhi marroni, verdi e blu”. E così: detto, fatto!