Gerry Scotti è negativo. Lo ha annunciato in un’intervista concessa a Tv Sorrisi e Canzoni. Dopo settimane di lotta contro il Coronavirus il 16 novembre scorso il conduttore di “Caduta libera” è tornato a casa dopo essere stato dimesso dall’ Humanitas di Rozzano. Tuttavia, la negativizzazione al virus non era ancora arrivata. Adesso Gerry può finalmente ufficializzare la sua totale guarigione e riprendere in mano la propria vita. “Ora posso pensare alla nipotina in arrivo”, ha detto al settimanale.
Nell’intervista Scotti riprende le vicissitudini che lo hanno portato ad attraversare il momento critico: quello in cui ha scoperto di aver contratto il virus. Nonostante in molti abbiano pensato subito ad un contagio avvenuto a Canale 5, in realtà il conduttore dubita della cosa. Infatti, ha ribadito di come gli studi televisivi vengano costantemente sanificati e di quanto l’attenzione sia alta. Scotti, infatti, ha confermato di essere stato costantemente sottoposto a tampone e test pungidito. Il contagio secondo lui sarebbe avvenuto in famiglia:
“Sono portato a credere di essermi contagiato in famiglia. Mia moglie Gabriella, asintomatica, era andata a trovare dei parenti poi risultati positivi. Quindi ci siamo isolati e divisi: lei a casa, io al piano di sotto, ma non è bastato”.
Infatti, per ricapitolare la sua esperienza, Gerry ha raccontato di aver avuto la febbre a 37,5 per diversi giorni, di aver perso olfatto e gusto e di aver deciso dapprima di monitorare la situazione a casa. Ha quindi rispettato l’avvertenza di andare al Pronto Soccorso solo in caso di assoluta necessità. Quando però lui e il proprio medico curante non hanno notato miglioramenti, ha deciso di ricoverarsi all’Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. E di sottoporsi a tutti i controlli necessari per poter escludere altre patologie. Lì è stato certo di aver contratto il virus.
Gerry nell’intervista ha regalato anche curiosi aneddoti. In quel periodo anche Carlo Conti si è trovato ad affrontare la battaglia contro il Covid-19. Il conduttore ha dichiarato di come lui e l’amico toscano cercassero di tenersi aggiornati e al tempo stesso di riderci su, per esorcizzare la paura.
“Mi sono affidato ai medici e comunicavo ogni loro decisione a Carlo Conti che, guarda i casi della vita, era pure lui in ospedale. Ci scrivevamo ogni giorno: ‘A te quanti litri di ossigeno oggi?’, ‘A me tre’, ‘A me quattro’. Sembravamo i vecchietti del “Muppet Show””.
Il conduttore di “Caduta libera” ha ammesso anche di essere ipocondriaco e facilmente suggestionabile. Si può immaginare, dunque, quanto sia stato difficile per lui vivere un momento del genere. Eppure, Scotti si è stupito della propria forza. Fondamentale in questa esperienza la vicinanza della famiglia e dei messaggi di conforto di amici e fan.
“Il casco per la ventilazione [ parla del suo momento più duro n.d.r.]. È stato molto provante psicologicamente, ma io che sono uno pauroso, un ipocondriaco, ho scoperto dentro di me una forza che mai avrei creduto di avere”.
Gerry Scotti torna a Tu sì que vales?
Una delle cose che ha molto colpito il conduttore è stata quella di vedersi nelle puntate di “Caduta libera” e “Tu sì que vales” da casa. “È stato strano”, ha ammesso Scotti. Come Carlo Conti, anche lui nella scorsa puntata del programma di Maria De Filippi era in collegamento dalla sua abitazione, seduto sulla sua poltrona invece che in quella dello studio.
Ora che Gerry è definitivamente guarito. Il pubblico affezionato si sta chiedendo se sarà presente alla finale di Tu sì que vales, che andrà in onda il 28 novembre. Ancora non sono state date conferme dunque la sua partecipazione al momento è in bilico. In ogni caso, in qualche modo ci sarà: nella peggiore delle ipotesi dalla poltrona di casa, nella migliore in studio..