Simona Izzo contro Luigi Favoloso: l’opinionista del Grande Fratello 15 dice la sua sul fidanzato di Nina Moric
Che Simona Izzo non nutrisse particolare simpatie nei confronti di Luigi Favoloso lo si era capito dai suoi ultimi interventi sui social e in trasmissione. Dopo l’uscita del concorrente dal Grande Fratello l’opinionista inoltre, in un’intervista pubblicata nell’ultimo numero del settimanale Oggi, rincara la dose. Dopo aver espresso la sua opinione su ragazzi e le ragazze di questa edizione, infatti, Simona Izzo dice la sua anche su Favoloso. Secondo la sceneggiatrice quest’ultimo sarebbe “Leader negativo” che sostanzialmente “Soffre di ansia da prestazione“. Il motivo? Favoloso in TV esiste solo perché fidanzato di Nina Moric spiega la Izzo, da qui quindi il suo insistente bisogno di emergere e di affermarsi.
GF 15, Simona Izzo commenta: “Favoloso? Senza Nina Moric non sarebbe nulla”
Quando a Simona Izzo viene chiesto di esprimere un suo parere su Luigi Favoloso l”opinionista, senza peli sulla lingua, durante l’intervista afferma: “Partiamo dai suoi congiuntivi e poi parliamo della sua ansia da accettazione. Sui primi c’è da inorridire, sull’ansia devo dire che è sorprendente”. A tal proposito, infatti, l’attrice spiega: “Lui è un leader negativo ‘che è’ in quanto fidanzato di una bella donna, perché senza Nina lui non sarebbe nulla. L’ho insultato in tutti i modi, parlando persino di evaporazione della coscienza. Ma niente, a fine puntata mi ha voluto baciare lo stesso”.
Simona Izzo Vs Luigi Favoloso: lo scontro in diretta al Grande Fratello
Il momento a cui si riferisce Simona Izzo nella sua intervista probabilmente riguarda proprio la puntata precedente alla squalifica di Luigi Favoloso dal Grande Fratello. In quell’occasione, infatti, l’opinionista non aveva riservato sconti al fidanzato di Nina Moric, tant’è che in studio rivolgendosi a lui direttamente aveva detto: “Sei un maleducato, usi il turpiloquio, stai facendo una pessima figura. Non puoi dire quelle cose. E impara a usare il congiuntivo e la consecutio temporum”.