Al Grande Fratello si inizia a respirare aria di disperazione. Sono tre mesi che il programma condotto da Alfonso Signorini ha preso il via. Il problema nasce dal fatto che non riesce più a riscuotere grande interesse. Il pubblico si annoia e critica i modi del conduttore. Le due opinioniste non riescono a seguire le vicende ed a concedere pareri interessanti. Non è colpa loro. La colpa è della sceneggiatura che risulta solamente un “frullato di storie vecchie”. Si tenta la qualunque per attirare il pubblico e mantenere alta la sua attenzione. Forse quello che andrebbe cambiato nel programma non sono i concorrenti.
Questo via-vai continuo di concorrenti crea solo confusione e non alimenta alcun interesse. Anzi. La sensazione è che gli autori stiano tentando di tutto per “rimettere in carreggiata” il Grande Fratello. Quindi come piace tanto a Signorini si è cominciato creando coppie. Giglio e Yulia, Lorenzo e Shaila, Jessica e Luca, etc… Per un po’ il teatrino dei vari triangoli amorosi ha attirato l’attenzione ma poi è scemata. In fin dei conti è dai tempi di Pietro Taricone, Marina La Rosa e Cristina Plevani che assistiamo a queste dinamiche. Allora ieri sera si è tentata la carta del “perseguitato”. Ovvero trovare l’elemento distonico del gruppo che possa essere escluso da tutti. La scelta era facile ed è ricaduta su Helena.
Grande Fratello: un calderone di luoghi comuni e momenti trash
Ieri sera al Grande Fratello abbiamo assistito all’ennesimo fallito tentativo degli autori per fare hype. La scelta di selezionare un “perseguitato” e difenderlo per creare empatia col pubblico non ha funzionato. Helena è stata messa al centro dell’attenzione con vari video che raccontavano le discussioni della settimana. Alfonso Signorini difendeva ardentemente la ragazza affermando che il branco si fosse accanito contro di lei. Luca, che soprannomineremo “l’eroe mancato”, ha concorso alla difesa di Helena. Ma il tutto aveva davvero sapore di finto e costruito. Ci dispiace ammettere che il reality non ha più materia prima per essere portato avanti. Chi partecipa e chi lo conduce non hanno argomenti. Il risultato? Un grande calderone di luoghi comuni e momenti trash. La conseguenza? Pubblico annoiato.
Le due opinioniste, Beatrice Luzzi e Cesare Buonamici, hanno difficoltà ad intervenire. E come biasimarle! Parlare di argomenti artefatti con protagonisti costruiti non è facile. Si assiste inermi al risultato fallimentare di un tentativo di portare qualcosa di nuovo in televisione. Tentativo vano perché l’innovazione la portano le persone che fanno televisione. Guardate per esempio Maria De Filippi. La conduttrice gestisce e conduce gli stessi programmi da anni ma mantiene sempre un discreto successo. Ad ulteriore conferma che sono le persone, e non le dinamiche artefatte, a fare la televisione interessante.