Grandi manovre per quel che riguarda il Grande Fratello 8 (come ha detto Pier Silvio Berlusconi non è più da chiamare Vip ma solo Grande Fratello). Notizia dell’ultima ora l’arruolamento di Cesara Buonamici come unica ‘super’ opinionista (superato dunque lo schema delle due commentatrici) e il defenestramento di Giulia Salemi (pare che non ci sarà più il ruolo dell’esperta social e quindi nessuno sostituirà l’influencer). C’è poi il capitolo che riguarda una delle ‘costole’ web del reality show, vale a dire il GF Party, format trasmesso sui canali web del programma.
Secondo un retroscena raccontato dal gossipparo Amedeo Venza, un’ex vippona del GF Vip 7 avrebbe avanzato la sua candidatura per la conduzione, venendo silurata fulmineamente. Di chi si tratta? Della ‘Reina’ Oriana Marzoli. “Lei – ha spiegato Venza sul suo profilo Instagram – si è candidata per la conduzione del GF Party. La proposta è stata poi rimbalzata ai piani alti che hanno categoricamente bocciato il sogno (ormai infranto) della ex vippona”.
Dunque la modella venezuelana avrebbe tentato di inserirsi nella trasmissione, ricevendo picche. Lo scorso anno a dirigere le operazioni del programma furono Pierpaolo Pretelli e Soleil Sorge. Quest’anno non è ancora stato fatto alcun nome e si è in attesa di scoprire chi raccoglierà il timone lasciato dall’ex velino e dall’ex volto di Uomini e Donne. Chissà se anche per il format web si deciderà di puntare su figure lontane dal mondo del gossip e di Instagram.
Che rivoluzione al Grande Fratello: Mediaset vigila attentamente e impone la linea
Il prossimo GF segnerà un taglio netto rispetto alle ultime stagioni del reality. Mediaset ha parlato chiaro: mai più così tanto trash e cattivo gusto. Pier Silvio Berlusconi, per come sono andate le cose negli anni scorsi, si è preso una dose di colpa, spiegando che sarebbe stato compito dell’azienda evitare una simile deriva. Ecco perché adesso i vertici di Cologno Monzese stanno attentamente supervisionando la scelta del cast.
Tradotto: Signorini e i suoi autori continuano a dirigere le operazioni, ma non hanno più carta bianca. Si mormora che addirittura i primi nomi su cui voleva puntare il direttore di Chi Magazine siano stati bocciati in blocco dai piani alti del Biscione.