Ci risiamo: Giulia Salemi nella notte appena trascorsa è andata in crisi al GF Vip. Si, di nuovo. Se l’è presa con Tommaso Zorzi (reo di aver fatto dell’ironia sul suo rapporto con Pretelli), con Adua Del Vesco (che non si sarebbe accorta che era abbattuta) e con Pierpaolo (pure lui non si sarebbe reso conto del suo malessere). Così, si è rifugiata da Stefania Orlando, snocciolando l’ennesimo discorso sull’egoismo altrui, sull’egocentrismo regnate ‘sociologico’, sull’essere incompresa, sul fatto che lei è sensibile e si preoccupa molto degli altri (ma non viceversa) e sulla convinzione, tutta sua, che a lei non venga giustificato niente mentre agli altri sì.
Il punto è questo: i discorsi della Salemi, proprio perché ripetuti continuamente, stanno diventando una sorta di litania. E come tutte le litanie stufano un po’. Per questo Zorzi, Adua e pure Pretelli, con i rispettivi umori, hanno cercato di farle capire che probabilmente il suo punto di vista nel decifrare le situazioni a volte risulta essere piuttosto controverso.
Riassumendo, il ‘Salemi-pensiero’ si srotola così: “Io mi spendo per gli altri, ma gli altri non si spendono per me. Ora basta, anche io mi farò gli affari miei. Gli altri sono egoisti, io mi do ma non ricevo”. In siffatto ragionamento c’è però qualcosa di stridente. Sicura che Giulia sia così altruista come afferma? Senza dubbio non è una persona avida e irrispettosa. Dall’altro lato pare piuttosto evidente che a livello inconscio abbia dei tratti comportamentali associabili all’egotismo e all’egocentrismo.
L’italo-persiana dice di offrirsi spesso generosamente agli altri, però sovente parla di sé. Dice di non fare la vittima e che non vuole in alcun modo assumere comportamenti vittimistici, ma in fondo in fondo lo fa non di rado. Si dice maturata rispetto al GF Vip precedente, ma la medesima cosa la diceva proprio al GF Vip precedente, quello in cui conobbe Francesco Monte per intenderci. Dice di avere un profondo rapporto di amicizia con Zorzi, ma non è così (proprio Tommaso stanotte le ha spigato che l’amicizia, quella vera, è un’altra cosa). Dice di sentirsi incompresa e non capita da molte persone, ma potrebbe tentare di girare la frittata e porsi un’altra domanda. Questa: ‘Può capitare che una persona non mi capisca. Due possono capitare, anche tre, quattro e cinque… Ma se penso di non essere compresa da tanti non è che sono io che non mi faccio capire?’
Insomma, da un lato le parole che dicono A, dall’altro dei fatti, come dire dei comportamenti, che sono a volte B e in cui si ravvisa una discrepanza con quanto sostenuto verbalmente. Esempio emblematico ciò che è accaduto stanotte: Giulia che si estranea dal gruppo, poi se la prende perché nessuno si è accorto del suo stare male. Però, nella lamentala c’è l’immancabile: “Ma va bene così, non voglio fare la vittima, non lo sono. Però nessuno se ne è accorto, ma va bene”. Se però ti lamenti, stai appunto facendo la vittima e se ti estranei ma poi vuoi che lo si noti sei un po’ come il Nanni Moretti di Ecce Bombo: “Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Alla fine, forse, è sempre meglio dimostrare che dire. ‘Verba volant’…