Principesse o sorelle Selassié del Grande Fratello Vip, come bisognerebbe chiamarle? Non è stata una puntata facile per le tre concorrenti, che hanno letto prima i titoli sul papà in carcere e poi le notizie sul loro titolo nobiliare. Il primo argomento affrontato da Alfonso Signorini è stato proprio il padre, chiamando le tre sorelle nella Mystery Room. Stamattina il GF ha messo al corrente le ragazze di quanto stesse succedendo fuori ma pare non le abbia colte di sorpresa. Eh no, perché le Selassié sapevano già che il padre è in carcere. Come avrebbero potuto esserne all’oscuro, se l’arresto risale al mese di giugno?
Sono entrate nella Casa consapevoli della situazione della loro famiglia, Jessica ha parlato a nome di tutte e ha spiegato che sapevano già tutto. Non è una notizia nuova per le tre sorelle, ma loro hanno deciso di partecipare al Grande Fratello Vip 6 perché non provano vergogna per quanto sta succedendo. “Amiamo nostro padre e siamo venute qui per portare in alto il suo nome”, ha aggiunto la maggiore delle sorelle. Loro lo sapevano, ma hanno omesso questo dettaglio durante i provini. Alfonso ha chiesto perché non lo hanno detto e loro hanno risposto così:
“Volevamo rispettare un minimo, è nostro padre però noi siamo tre individui separati. Non ci sentivamo di condividere un nostro dolore, era la sua privacy. Forse nessuno lo avrebbe scoperto se non fossimo qui, è uscito fuori e non c’è problema. Nostro padre ci ha detto state tranquille e continuate con il vostro percorso”
Loro hanno parlato di un papà dolce, gentile e generoso. Hanno sottolineato che conoscono la verità e si affidano alla giustizia. Più tardi Signorini ha interpellato di nuovo le tre sorelle per parlare delle notizie sulle loro origini. Sono o non sono principesse le Selassié? La loro risposta è stata questa:
“Se non fosse così non saremmo venute qui, non sarebbe una cosa intelligente da fare. Sapevamo che sarebbe uscita una notizia del genere, siamo abituate. Il giardiniere? Come tutto il mondo sa 47 anni fa c’è stata una rivoluzione che ha spodestato il mio bisnonno. La famiglia di mio padre non ha fatto in tempo a scappare, mio padre sì. Molte persone della nostra famiglia hanno subito violenze e il carcere. Mio padre è stato fortunato, una persona è riuscita a portarlo in Italia. Noi di conseguenza per un periodo di tempo abbiamo portato questo cognome. Nessuno può giudicare quello che un uomo 47 anni fa ha fatto per scappare e salvarsi la vita”
In poche parole, il papà delle sorelle Selassié ha cambiato cognome per scappare dall’Etiopia e ha preso il cognome del giardiniere che lo ha aiutato a scappare. “Al palazzo c’era un giardiniere ed è quello che ha portato mio papà in Italia”, ha spiegato Jessica. Dopo un po’ di tempo il papà è riuscito ad andare a Londra e ha ritrovato un suo zio, riuscendo a recuperare anche i suoi documenti. Piano piano la famiglia, che intanto si è sparsa per il mondo, ha ripreso i contatti e oggi si frequentano e si sentono.
C’è stato anche un comunicato della famiglia Makonnen Haile Selassie con cui ha reso noto che la discendenza non è in discussione. I rapporti di parentela sono stati certificati dallo stato etiope e dallo stato italiano. Nel comunicato c’era anche scritto quanto segue:
“Chiunque faccia illazioni in merito a quanto specificato in questa sede se ne prenderà la responsabilità”