Continua il botta e risposta tra il cantante Ghali e il leader della Lega Matteo Salvini. I due sono stati al centro di una vera e propria bufera mediatica a causa del loro non molto pacifico incontro allo stadio San Siro durante il derby meneghino tra Milan e Inter la sera del 7 novembre 2021. Il giorno dopo l’accaduto il segretario della Lega ha detto la sua sulla vicenda rispondendo per le rime al rapper.
Ghali, Salvini commenta i fatti
La replica del leader della Lega è arrivata ai microfoni di “Quarta Repubblica”, talk show condotto da Nicola Porro. Al politico, ospite del programma, è stato ovviamente chiesto di commentare la scottante vicenda. Salvini ha risposto di non conoscere Ghali o Jake la Furia, che ha preso le difese del collega. L’ex componente dei Club Dogo, ospite all’interno della trasmissione radiofonica “105 Kaos” ha espresso massima solidarietà a Ghali:
“Tralasciando le buone maniere io avrei fatto la stessa cosa. Salvini deve andare a rubare. Per quanto mi riguarda io lo avrei insultato e mi spiace non esserci stato. Sono contro qualsiasi cosa Salvini pensi. Ognuno deve ricevere quello che dà. Salvini dice delle cose agghiaccianti a tutto il paese senza preoccuparsi di ferire le persone che sono colpite dalle sue parole. Si dice ‘chi semina vento raccoglie tempesta.”
Il 48enne intervistato da Porro ha spiegato di preferire cantanti di altro genere:
“Attaccato da Ghali allo stadio? Io non conoscevo il signor Ghali o Jake la Furia. Sarò vecchio ma preferisco De André, De Gregori, Battisti, fatto sta che ieri ero in un momento di tranquillità con mio figlio allo stadio e sono stato assalito da questo Ghali che quando il Milan ha segnato mi ha urlato assassino, fascista.”
Salvini si è mostrato tranquillo e ha detto di aver “invitato questi signori a bersi un caffè”:
“Spero si rilassino. Dopo quello che abbiamo attraversato con il Covid questo è il momento del ‘peace and love’ non è il momento di litigare.”
Salvini, la bugia su Ghali
Nonostante Matteo Salvini abbia affermato di non sapere chi fosse Ghali, ciò non risulta vero, come puntualizzato da Fanpage.it. Infatti nel 2019 c’era già stato un piccolo scontro, a distanza, tra i due. Il rapper, nel remix “Vossy Bop” di Stormzy aveva “dedicato” alcuni versi al politico, che sembrano quasi premonitori di quello che è successo due anni dopo: “Alla partita del Milan ero in tribuna con gente, c’era un politico fascista che annusava l’ambiente, la squadra da aiutare a casa propria praticamente, forse suo figlio è pure fan, che mi guardava nel mentre, ah”. In quell’occasione Salvini aveva risposto sui social dicendo che la musica del rapper di origini tunisine non gli dispiacesse.
"C'era un politico fascista che annusava l'ambiente".
Mi insulta ma la sua musica non mi dispiace, è grave???????https://t.co/Ucdd5l2rSA— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) July 19, 2019
Ghali-Salvini, la ricostruzione degli eventi
Come documentato da moltissimi video ormai andati virali sui social tra Salvini e Ghali, entrambi presenti in tribuna vip allo stadio milanese, ci sono state scintille. Le immagini mostrano il rapper di origini tunisine che si scaglia verbalmente contro il politico, trattenuto da molte persone.
Nei video è possibile sentire il 28enne urlare: “Buffone, tu che c***o esulti? Ha segnato un ne**o. Un ne**o come me, come tanti e come tanti di quelli che tu fai morire in mare! Vergognati!”. Non si sa esattamente cosa abbia scatenato l’ira del cantante, al secolo Ghali Amdouni. Secondo Dagospia questo avrebbe iniziato a inveire contro Salvini poco dopo che è stato segnato il gol del pareggio del Milan, inizialmente attribuito al difensore di origini nigeriane Fikayo Tomori.
Dal canto suo Ghali non ha ancora commentato pubblicamente i fatti.