La vedova di Gianni Nazzaro – Nada Ovcina – è stata fermata e denunciata a Roma dopo che è stata sorpresa con il permesso disabili intestato al marito deceduto lo scorso anno. La donna, inoltre, viaggiava a bordo di un veicolo con targa francese che era privo di regolare immatricolazione. A suo carico gli agenti hanno trovato nel sistema sanzionatorio più di 900 multe per violazione del codice della strada.
Il pass disabili era stato revocato da tempo a Nada dato che Nazzaro è scomparso nell’estate 2021 ma la Ovcina continuava ad esporlo come se niente fosse. La donna è stata così sorpresa in via di Ripetta nel corso dei controlli che gli agenti stanno portando avanti proprio per contrastare gli illeciti messi in atto dai cosiddetti “furbetti” della zona Ztl.
Persone che, prive di regolare permesso proprio come la moglie di Gianni Nazzaro, cercano di aggirare con vari escamotage i varchi elettronici per il controllo degli accessi nella zona a traffico limitato. L’auto di Nada Ovcina è stata ora sequestrata mentre la donna è stata sanzionata con una multa di 500 euro. Al momento la donna non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale.
La morte di Gianni Nazzaro
Gianni Nazzaro, cantante noto soprattutto negli anni Settanta, è morto all’età di 72 anni a causa di una malattia. Più precisamente di un tumore al polmone che aveva scoperto nel 2020 e di cui non aveva mai parlato pubblicamente. L’artista si era sottoposto a tutte le cure possibili e immaginabili, lottando come un leone. Fatale è stato un terribile dolore al petto, sintomo dell’aggravamento del suo male.
Dopo la morte dell’uomo Nada Ovcina, che è stata la manager di Nazzaro, ha confidato che lei e il marito avevano grosse difficoltà economiche. Per la vedova non è stato quindi facile organizzare i funerali. Per fortuna ha potuto contare sull’affetto e la vicinanza di molti personaggi famosi.
Nada Ovcina ha ringraziato pubblicamente: Lino Banfi, Maurizio Costanzo, Pippo Franco, Martufello, Sandro Giacobbe e Paola Delli Colli, conduttrice dell’emittente romana di cui Gianni a volte era ospite.