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Giorgia Todrani, per tutti solamente Giorgia, è pronta a rimettersi di nuovo in gioco. A 53 anni si appresta a competere al Festival di Sanremo 2025. Naturalmente è tra i favoriti. Ne è cosciente e, infatti, in quanto persona schietta e incline a disprezzare la retorica, non ha problemi ad ammetterlo. Però, nell’intervista recente rilasciata al Corriere della Sera ha riferito che si augura che la kermesse la vinca qualcun altro, un “pischello o una pischella”. Curioso anche l’aneddoto relativo al fatto che ha chiesto di poter cantare con l’autotune, ma che le è stato vietato. Inizialmente si pensava che la richiesta fosse uno scherzo viste le qualità eccelse della sua voce. Invece la cantante romana ha davvero domandato se ci fosse la possibilità di farsi supportare dall’aggeggino usato da coloro che hanno un’intonazione che lascia a desiderare, ma…

Ho chiesto di cantare con l’autotune a Sanremo e si sono messi a ridere tutti, pensavano che scherzassi… Tutti, dal fonico al mio team, me lo hanno vietato. Mi sento discriminata perché sono nata nel secolo precedente“. Così Giorgia, tra il serio e il faceto, a proposito della sua volontà di intonare il brano portato in gara, vale a dire “La cura per me”, con il dispositivo che dà una mano a nascondere magagne vocali. Crede davvero di aver bisogno dell’autotune? Probabilmente no, ma Giorgia è una donna che ama confrontarsi con la contemporaneità ed è probabilmente per questa sua inclinazione che voleva provare qualcosa di nuovo. Ma niente, “vietato“!

“La cura di me” è una canzone che cerca di dire che ciò che ci fa stare bene va trovato dentro di noi. “A dirlo è semplice, il difficile è farlo. Lo dico da donna di 53 anni che sta ancora imparando questo percorso: sono stata immatura sentimentalmente. Blanco ha messo nel testo una consapevolezza che stupisce per la sua età”, ha spiegato la cantante al CorSera, ricordando che uno degli autori del suo brano è il giovane artista bresciano.

Quando le è stato chiesto quali sono le ‘cure’ che sperimenta su se stessa, ha raccontato che trova serenità nelle piccole cose quotidiane, come trascorrere del tempo sul divano con i suoi gatti o fare i compiti assieme a suo figlio.

Giorgia e chi spera che vinca il Festival di Sanremo 2025

La critica ha potuto ascoltare in anteprima le canzoni sanremesi. Giorgia è data tra le favorite. Cosa pensa la diretta interessata? “Sento la pressione e la curerò con tranquillanti validissimi. Apprezzo la vibrazione positiva, avendo vissuto anche quella negativa. Ma il Festival lo deve vincere un pischello o una pischella”, ha dichiarato la cantante romano. Dunque, per il trionfo finale, largo ai giovani.

Il futuro a X Factor: “C’è una promessa”

Il Festival lo conosce benissimo. Non solo vi ha partecipato da concorrente, ma anche come co-conduttrice. L’anno scorso Amadeus l’ha voluta al suo fianco. Ha portato freschezza e autenticità. Ed è andata benissimo tanto che Sky l’ha poi chiamata per timonare X Factor, avventura in cui ha fatto incetta di elogi: “Amadeus mi ha dato un’occasione importante di percorrere una strada diversa che mi sono divertita a cavalcare”. Tornerà a X Factor? “Nell’aria c’è, c’è una promessa, ma nulla di confermato”.

Nulla di confermato, ma le quotazioni di un suo bis sono altissime. Cosa cambierebbe per migliorarsi rispetto alla scorsa edizione? Anche in questo caso Giorgia ha le idee molto chiare: “Metterei un po’ più di scioltezza nel parlare durante i live. Avevo paura di sforare con i tempi, vorrei preoccuparmi meno di quello. Sono talmente maniacale nello studio del copione che i miei due autori mi volevano bloccare nella chat dove ci confrontavamo…”

Se proprio si deve sognare in grande, tanto vale farlo. Se le chiedessero di condurre il Festival di Sanremo? “Sì, se non mi fanno aspettare troppo e invecchiare nell’attesa… Lo farei anche come direttrice artistica. Conscia del fatto che se sbagli devi scappare in Costa Rica. Però Baudo mi ha chiamata e mi ha detto (imita il vocione ndr) “Sei brava pure a presentare””.

Punturine inviso, no grazie!

Infine anche una confidenza sui ritocchini. Non ne ha fatti, nemmeno le cosiddette punturine che ormai sono diventate prassi comune, soprattutto per le persone del mondo dello spettacolo, sia maschi sia femmine: “Dico no alle punturine in viso. Casca tutto, ma si può vivere senza essere tutta tirata. Non avere più una faccia da ventenne in un’epoca in cui la faccia conta mi fa sentire un esempio per le altre donne”.

Mirko Vitali

Nato in una città del Nord, un paio di lauree umanistiche e un master in critica dello spettacolo. Si diletta a scrivere di televisione e dell'infernale mondo del gossip del Bel Paese (è convinto che qualcuno dovrà pur farlo questo ingrato mestiere di spifferare i fattacci altrui).

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