Giorgia Soleri travolta dalle critiche. L’influencer, ex fidanzata di Damiano David dei Maneskin, si autodefinisce un’attivista impegnatissima per la battaglia dell’emancipazione femminile. Il suo modo di lottare è però alquanto strambo. Nelle scorse ore ha sfilato sul red carpet di Venezia, dopo che in tempi non sospetti ha detto di non essere interessata al cinema perché è, a sua detta, è “noioso e passivo”. Passivo cosa vuol dire? Chissà, ma tant’è. L’ultima trovata della donna è stata quella di sfilare senza essersi depilata le gambe. Naturalmente Giorgia la ‘combattiva’ ha annunciato questo atto ‘sovversivo’ prima di calcare il tappeto rosso, sia mai che qualcuno non lo sapesse.
Peccato che tutto sia stato un bluff. Ci si aspettava che si presentasse sul red carpet con dei bei peli in vista, lei stessa reputa ciò un grande atto di libertà. E invece si è infilata un abito da sera lungo e rosso, che le ha coperto interamente le gambe.
A onor del vero, non che a qualcuno fregasse dei suoi peli o della sua depilazione, però, ecco, sottolineare che lei sarebbe stata la “prima italiana” (eh sì, la Soleri si auto assegna pure questi interessantissimi primati) a sfilare senza essersi fatta la ceretta e poi presentarsi ‘coperta’, beh, fa ridere.
Naturalmente sui social è stata impallinata. Una miriade di utenti hanno scritto ciò che quasi tutti pensano. Cioè che della sua peluria non interessa a nessuno un fico secco e che le battaglie femministe avrebbero bisogno di altro piuttosto che di certi proclami e gesti.
Pioggia di commenti al vetriolo anche per la già citata frase relativa alla “noia” che i film provocano in lei. In effetti dire che la settima arte è di una monotonia incredibile e poi presentarsi alla Mostra del Cinema, seppur per sponsorizzare brand, non è proprio una mossa che fa crescere in credibilità.
La Soleri, però, tira dritta. E non c’è dubbio che proseguirà le sue acerrime battaglie in futuro. Peccato che molte di coloro che hanno a cuore i suoi stessi temi (emancipazione della donna e rigetto di cliché e pregiudizi) siano le prime che la criticano per il suo agire. Ma sui social tutto fa brodo, si può fare tutto il contrario di tutto. E va bene così. O forse no!