Uno degli ospiti della prima puntata della nuova stagione di Storie Italiane, trasmessa il 14 settembre in diretta su Rai Uno, è stato Giovanni Terzi. Nel salotto di Eleonora Daniele, il noto scrittore, giornalista e conduttore ha avuto la possibilità di raccontare la sua malattia e come sta vivendo questo difficile calvario.
Su Gossip e Tv ve l’avevamo raccontato in questa occasione. Terzi ha scoperto lo scorso anno di soffrire di una condizione rara e decisamente pericolosa per la sua salute. Stiamo parlando della dermatomiosite amiopatica, una malattia di origine genetica che già aveva ucciso l’adorata madre diversi anni fa.
A Eleonora Daniele, che ha ricordato commossa i trascorsi dell’amico e del periodo in cui aveva (in aggiunta) avuto il Covid-19, Giovanni Terzi ha raccontato come ha ricevuto questa brutta notizia:
Me ne sono accorto facendo una passeggiata con la famiglia in montagna lo scorso dicembre. Io che di maratone ne ho fatte 5 da un po’ di tempo facevo fatica a respirare. L’ho scoperto perché per l’appunto non riuscivo più respirare bene. Simona a quel punto, dopo due ore, aveva chiamato il medico. Da li è iniziata un’analisi completa del mio stato, li i medici hanno capito che i polmoni erano compromessi al 40 %. Ma non si sapeva esattamente cosa fosse. Dopo le analisi è venuta fuori la diagnosi, una malattia genetica ereditata da mia madre, di cui nessuno sapeva. Ad un certo momento le malattie genetiche si accendono, questa si è accesa e ha iniziato ad uccidere polmoni e apparato respiratorio, questo è purtroppo un fatto degenerativo. Mi curo attraverso delle medicine che hanno fatto apparire altre malattie, come il diabete.
Le cure a cui si sta sottoponendo Giovanni Terzi sono del tutto sperimentali. Non è infatti dato sapere se funzioneranno o meno. Questo costringe il giornalista ad una snervante attesa che si concluderà a dicembre. Sarà a fine anno che Terzi scoprirà se le cure avranno avuto effetto o se si dovrà sottoporre ad un trapianto di polmoni.
Ogni mese mese vado in ospedale, mi danno una terapia da fare due volte al giorno. Avrei anche potuto non tollerare queste cure, sono monoclonali, quindi possono dare delle complicazioni fastidiose. E invece non ho avuto nulla. Questo mi permette di curarmi completamente. A dicembre mi diranno com’è la situazione. Se queste cure riescono ad arrestare questa malattia o se poi ci sarà un possibile trapianto. […] Sono in cura al San Matteo di Pavia, queste medicine costerebbero circa 7000 euro al mese per curarmi. Sono all’interno di malattie rare e non pago neanche il ticket. Sono in una struttura con medici straordinari. Mi rendo conto di quanto grande questa nazione che ti permette di curarti in modo gratuito.
Eleonora Daniele a questo punto interrompe forse un po’ in imbarazzo il suo ospite, ricordandogli che di fatto sta vivendo una condizione da privilegiato:
Purtroppo sai che non è sempre così, lo sai, che noi abbiamo fatto una grande battaglia, e continueremo a farla perché non è ancora finita con la sma (atrofia muscolare spinale NdR), perché ci sono tanti bambini ancora adesso che non possono avere accesso a queste cure. Ti ringrazio comunque di avere detto questo perché la nostra sanità è di sicuro una delle migliori in Europa.