Il pancione non c’è più, voilà! Giulia Belmonte, che soltanto 5 giorni fa ha dato alla luce la sua seconda figlia, si è mostrata sui social nelle scorse ore, facendo vedere con orgoglio che praticamente è già tornata in formissima. La compagna di Stash è apparsa in una Story Instagram, riprendendosi a figura intera e spiegando, con un pizzico di nostalgia, che già le manca quella dolce protuberanza che le ha fatto compagnia per mesi. “5 giorni dal parto e già mi manca il pancione”, ha chiosato la giovane. A colpire il fatto che, nonostante sia trascorso così poco tempo dalla nascita di Imagine (il nome scelto per la neonata), Giulia abbia già recuperato una forma invidiabile. Beata gioventù. In aggiunta pare proprio che madre natura sia stata particolarmente benevola con la Belmonte, dandole un fisico in grado di rigenerarsi in un batter d’occhio.
A giudicare dalle immagini e dal tono zuccheroso usato dalla ragazza, il post gravidanza pare che stia filando liscio come l’olio. Stash e Giulia sono al settimo cielo, come hanno ribadito in più frangenti negli ultimi giorni. Non hanno invece prestato alcun ascolto alle critiche arrivate per via del nome scelto per la secondogenita. La coppia ha deciso di chiamare il frutto d’amore Imagine, un omaggio al leggendario brano di John Lennon. Sui social è scoppiato un polverone, con tantissimi utenti che hanno criticato la scelta. Motivo? Moltissimi coloro che hanno trovato il nome stravagante e non azzeccato per una figlia.
E il cantante e la neomamma come hanno reagito a cotanto clamore? Nel modo più intelligente e furbo, facendo spallucce e ignorando la vicenda. Infatti sia Giulia sia il musicista non hanno spiaccicato una parola sul can can generatosi sulle piattaforme web. D’altra parte, in determinati casi, non c’è risposta più illuminante che un sonoro silenzio. Anche perché il rumorio dei social si spegne in qualche ora, la gioia vissuta per un nuovo frutto d’amore dura tutta la vita. Meglio quindi badare a ciò, all’amore, piuttosto che all’ennesima polemica sterile che nasce e muore in rete in uno schiocco di dita.