Amici di Maria De Filippi, Giuliano Peparini si racconta: l’infanzia difficile nei quartieri di Roma
Giuliano Peparini ha raccontato la sua infanzia non molto facile in una bella intervista al settimanale Chi. Nell’ultimo numero in edicola, il coreografo si è confidato e oggi sappiamo molte più cose sulla sua vita, principalmente sull’infanzia e sull’adolescenza. Giuliano a 16 anni era già uno studente dell’American Ballet Theatre, ma lasciare l’Italia è stato anche un modo per evadere dal suo quartiere. Il coreografo ha raccontato di essere cresciuto in una famiglia modesta, vivevano nel quartiere Colli Albani di Roma che lui ha definito “una specie di Far West”. Ha spiegato che è un quartiere difficile, almeno lo era quando lo ha vissuto lui, e che lui e sua sorella Veronica sono cresciuti nei cortili.
Giuliano Peparini racconta la sua infanzia: “Ballare era un tabù, l’ho tenuto nascosto”
La sua passione per la danza è stata fonte di qualche dispiacere da piccolo. Non era molto comune fra i bambini decidere di studiare danza. Suo papà ha provato a indirizzarlo verso il calcio, ma Peparini era proprio negato, ha detto. Ecco le sue parole: “Ballare era davvero un tabù, oggi pure, ma allora, se facevi il balletto, eri proprio una femmina, finché ho potuto l’ho tenuto nascosto. Chi me lo ha fatto fare? È una domanda che mi faccio spessissimo. Io mi sono sempre sentito come una formica dentro quel quartiere”. Le difficoltà non erano dettate solo dalla danza, ma anche dal rapporto con i coetanei: “Io ero il punchball della situazione. Le prendevo. Sempre, sistematicamente. E ne ho prese tante. Per me lasciare l’Italia è stato il modo di tornare a respirare, anche se non era mica tanto semplice neanche negli Usa […] c’è una competizione fortissima”. La sua capacità creativa comunque è nata anche grazie a queste sofferenze, ha spiegato.
Amici 18, Giuliano Peparini parla degli allievi: “Vorrei dire loro che tutto è raggiungibile”
Giuliano Peparini ad Amici è il direttore artistico del Serale, è tornato nella 18esima edizione dopo un anno di pausa. Lavora molto nella scuola, ma per lui non è un problema: “Qui ad Amici il ritmo è veramente serrato. Quando vedo arrivare i ragazzi con il sorriso, io sono il più contento”. Lavorare con i ragazzi delle due Squadre per lui è una gioia, preparare coreografie – anzi, i quadri – lo è altrettanto. E per il coreografo è importante anche essere d’aiuto per gli allievi: “Sono molto toccato ed emozionato da loro, sono talenti eccezionali, ma sono anche fragili. […] Vorrei dire loro che tutto è raggiungibile con l’impegno, che tutto si può fare, per me è questo il messaggio”. Infine, ha spiegato la sua scelta di tornare in Italia: al momento vuole vivere qui anche per godersi la sua famiglia, ritrovare dei momenti che ha perso durante l’adolescenza.