Giuseppe Conte: perché il discorso alla nazione del 10 aprile 2020 rimarrà nella storia della tv
Un’emergenza extra-ordinaria ha bisogno di una comunicazione extra-ordinaria, fatta di dichiarazioni extra-ordinarie. Giuseppe Conte, intorno alle 19,40 del 10 aprile 2020, prende parola in una conferenza che, oltre a segnare una pagina storica della politica italiana (di questo se ne occupano altre testate), ne segna una altrettanto storica dal punto di vista televisivo. A memoria, non si ricorda un Premier che a un certo punto di un discorso alla nazione guardi in camera con occhi fermi, decisi e ringhianti prorompendo in espressioni dal sapore cinematografico: “Lo devo dire stavolta, devo fare nomi e cognomi…” Quei nomi e cognomi arrivano subito dopo e sono quelli di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, leader che, secondo il Presidente del Consiglio, circa il Mes, hanno diffuso “fake news in modo irresponsabile e falso”. Ma la trasformazione di Conte ‘nell’incredibile Hulk’ non è finita qui.
Conte extra-ordinario
Conte, dopo aver snocciolato nomi e cognomi prosegue a spron battuto, non arretra di un millimetro. Continua a guardare in camera: l’aplomb è intatto, ma l’amarezza e la rabbia, per non usare termini più potenti, sono palpabili. Il Premier è uno schiacciasassi: chi pensava a una delle ‘classiche’ conferenze di questi giorni si ricrede in fretta. Fendenti a destra e a sinistra, nel mirino i due leader dell’opposizione. Milioni di italiani sono davanti al teleschermo che stanno assistendo a un qualcosa che non si è mai visto in tv. Un Presidente del Consiglio che durante una conferenza istituzionale picchia duro su altre personalità politiche. D’altra parte nemmeno il coronavirus si era mai visto: situazioni extra-ordinarie, comunicazioni extra-ordinarie, si diceva poc’anzi. In un amen i social, (bellezza o bruttezza del nostro tempo? Chissà…) si infiammano, ribollono, strepitano. E nella maggior parte dei casi non si commenta nemmeno la presa di posizione politica del Premier. No, la notizia è un’altra: in tv c’è “l’incredibile Hulk Conte”, un uomo solo al microfono che ha deciso di scoperchiare il vaso di Pandora.