Giusy Versace lavora nella moda? Non per Versace!
Grande successo per Giusy Versace dopo la prima puntata della decima edizione di Ballando Con Le Stelle. Questa donna ci ha dimostrato ancora una volta che nella vita nulla è impossibile, ma che la tenacia, la forza di volontà e la grinta possono farci fare quello che fino a pochi instanti prima poteva sembrare un traguardo irraggiungibile. Giusy Versace ha sempre dichiarato che, soprattutto dopo l’incidente, grazie anche all’aiuto del fidanzato Antonio si è sempre posta nuovi obiettivi, per puntare sempre più in alto, e sabato scorso ha superato un’altra prova: ha messo i tacchi e rivolgendosi alla madre, presente in studio, ha annunciato euforica: “Mamma, la prima volta coi tacchi!“. Non tutti conoscevano Giusy Versace prima del suo arrivo sulla pista da ballo, magari sapevano che era parente dello stlista, che aveva avuto l’incidente, ma non conoscevano il suo spirito, la sua allegria e la sua voglia di affrontare nuove sfide. La bella Giusy Versace ha letteralmente conquistato il pubblico di Rai Uno. Dopotutto il suo allenatore glielo aveva detto: “Questa avventura ti servirà. E darai un messaggio a chi soffre: ce la si può fare, sempre“. Cerchiamo di capire chi è Giusy Versace, perché lei prima di essere “parente di” o “atleta paralimpica” o “la ragazza che balla senza gambe” è semplicemente Giusy e per il suo lavoro ha dovuto lottare due volte, la prima volta per riuscire ad affermarsi nel campo della moda, dato il suo cognome, e la seconda per riprendersi il suo lavoro. Giusy Versace non lavora per Versace, ma è manager supervisor per la concorrenza! Dopo il suo incidente, Giusy ha dovuto lottare per la seconda volta.
Giusy Versace: una vita divisa a metà
Giuseppina Versace, che noi tutti conosciamo come Giusy, nasce a Reggio Calabria il 20 maggio del 1977, è campionessa italiana paralimpica nei 100 e nei 200 metri (è la prima donna italiana ad aver corso senza due gambe) ed è la fondatrice della Onlus Disabili No Limits. Partiamo dall’inizio. Da giovanissima si trasferisce a Londra dove fa la cameriera, la commessa, la baby-sitter. Finita l’esperienza all’estero la figlia di Alfredo Versace, cugino dei noti stilisti Gianni e Donatella, Giusy Versace decide di lavorare nel mondo della moda e si trasferisce a Milano. “Ti piace vincere facile” direte voi, ma Giusy sceglie la strada più difficile e, come le suggerisce il nonno, va a lavorare per per la concorrenza. Come si legge su Ability Channel la giovanissima Giusy Versace “gira il mondo, prende aerei, noleggia automobili, grandi alberghi, non esistono orari. Giusy Versace vive il sogno di molte ragazze della sua età, una ragazza in carriera, con un bel lavoro, a cui la vita sembra dare tanto“. Poi il giorno maledetto e l’incidente in macchina che le cambiano la vita e come scrive lei nel suo libro Con La Testa e Con il Cuore Si Va Ovunque: “La mia vita è divisa a metà, c’è un prima e un dopo“. Giusy Versace, come tante altre persone, prima di quell’agosto 2005 pensava che certe cose potessero accadere solo agli altri, ma dopo l’incidente: “La mamma le spinge la carrozzina e il papà le tiene la mano“. Per una donna l’amputazione delle gambe vuol anche dire essere colpita nella propria femminilità, Giusy “non potrà più indossare tacchi a spillo e minigonna” e anche se può sembrare assurdo, perché come molti penseranno “se ne può fare tranquillamente a meno“, voler seguire la moda e mettere i tacchi per sentirsi più belle è importante. “Il destino non si può evitare, però si può decidere come affrontarlo“, così Giusy decide di vivere la sua nuova vita e di affrontarla a testa alta. Dopo un anno dall’incidente torna al mare con gli amici e torna al lavoro: “Ho perso le gambe, non la testa!“. I suoi dirigenti però non la trattavano più come prima: “L’atteggiamento dei dirigenti era cambiato. Mi hanno trattato come un’invalida. Infatti mi hanno tolto la mia scrivania e non mi hanno dato alcun incarico per un anno“. Hanno cercato di farla licenziare, ma Giusy Versace non ha voluto dargliela vinta: “Io questa soddisfazione non gliel’ho data“. Quell’anno passato dietro ad una nuova scrivania ha rischiato di demolire l’equilibrio che Giusy con tanta fatica aveva raggiunto. “Spesso si pensa che io, essendo una Versace, possa avere avuto la strada facile. Beh, non è così. Ho dovuto tirare tante gomitate per riprendermi ciò che avevo lasciato e che duramente avevo conquistato. Oggi mi sono riappropriata della mia scrivania e del mio ruolo, ma certamente il valore che gli do non è più lo stesso“. Così Giusy ha cercato di riconquistare tutto quello che aveva prima dell’incidente e nel 2007 ha anche ricominciato a guidare. Oggi Giusy fa la consulente, corre con le sue protesi, conquista primati in atletica leggera su 100 e 200 metri , si dedica al sociale, nel 2013 ha scritto la sua prima autobiografia e quest’anno è diventata ambasciatrice della campagna internazionale di promozione dell’integrità sportiva tra i giovani “Save the Dream“.
Giusy Versace e la giuria di Ballando Con Le Stelle 10
Giusy Versace dopo l’incidente si è ripresa in mano la sua vita, cercando di renderla più “normale” possibile. Allora perché nonostante la sua voglia di normalità e di essere considerata una persona come le altre in televisione non riescono a considerarla come tale? La mia non vuole essere una polemica, ma vorrei semplicemente trovare una coerenza tra quello che dichiarano Giusy Versace e i giurati di Ballando Con Le Stelle 10. Dopo la sua brillante esibizione con Raimondo Todaro, Zazzaroni dichiara: “Non ci saranno trattamenti di favore, ma sarai considerata come gli altri concorrenti“. Poi sono fioccati i 10. Giusy ha ballato bene, ma obiettivamente il favoritismo c’è stato. Vogliamo farle credere, un’altra volta, che è diversa?
Qualsiasi parola io utilizzi potrebbe sembrare retorica ma ogni volta che vedo il volto di Giusy in TV mi riempie di gioia ed emozione- Bella fuori e di più dentro. Un grosso abbraccio a questa ragazza che sprizza gioia di vivere da una che potrebbe essere una sua zia o una sorella maggiore.
Indubbiamente Giusi non sarà stata la miglior ballerina ma meritava la vittoria soprattutto per il coraggio che ha dimostrato e per il messaggio che ha lanciato a tanti giovani con menomazioni anche molto minori della sua, brava Giusi e continua a sorridere sempre in questo modo.
sei grande viva il bicchiere sempre 1/2 pieno.
la vita è sempre bella .
grazie giusy