Beppe Fiorello torna in tv con una nuova fiction: Gli orologi del diavolo. La serie partirà su Rai Uno, in prima serata, lunedì 2 novembre, subito dopo la fine di Io ti cercherò con Alessandro Gassmann e Maya Sansa. Si tratta di quattro puntate girate tra il Salento (Santa Maria, Santa Caterina, Portoselvaggio, Montesano Salentino e Lecce), Roma e la Spagna, frutto di una co-produzione italo-spagnola (Picomedia, Triana Media Film e Rai Fiction), per la regia di Alessandro Angelini. La storia è tratta dall’ominimo libro scritto dal giornalista Federico Ruffo che racconta la reale vicenda di Gianfranco Franciosi, meccanico navale che diventa all’improvviso un infiltrato dei narcos. Il primo infiltrato civile della storia. Oltre a Beppe Fiorello nel cast de Gli orologi del diavolo ci sono anche Nicole Grimaudo, Claudia Pandolfi e l’interprete spagnolo Alvaro Cervantes.
Di cosa parla Gli orologi del diavolo, la nuova fiction Rai con Beppe Fiorello
Marco Merani (nella fiction è stato cambiato il nome di Gianfranco Franciosi) è un motorista nautico bravissimo, ha un passato nelle gare off-shore e un presente da costruttore di barche alla foce del fiume Magra. Lo sanno tutti che è il migliore e lo sanno anche dei narcotrafficanti a cui farebbero comodo gommoni che corrono più delle motovedette dei carabinieri e della polizia. Marco (che ha il volto di Beppe Fiorello) capisce tutto e chiede a Mario, suo amico poliziotto, come deve comportarsi. La polizia in verità sta seguendo questi narcotrafficanti da tempo senza grandi risultati così propone a Marco di collaborare con la giustizia per incastrare i boss di questo cartello italo-spagnolo. “El mecanico”, suo malgrado, si ritrova a indossare i panni di infiltrato speciale costruendo e guidando barche dedite al traffico di droga, diventando un punto di riferimento per il giovanissimo Aurelio, geniale e astuto boss dell’organizzazione, che si affeziona a Marco come a un fratello. E così la vita di Merani si sdoppia: è costretto a dire bugie ai suoi affetti, ai suoi operai e a invischiarsi in una spirale di continui compromessi.
La trama de Gli orologi del diavolo: la fiction è tratta da una storia vera
Marco fa il possibile per spiare i narcotrafficanti e rivelare tutto alla polizia ma, quando durante un’operazione in mare fra Italia e Spagna qualcosa va storto, viene arrestato dalla polizia francese e incarcerato. È certo che la polizia italiana chiarisca la sua posizione e attende fiducioso la liberazione, ma nessuno dall’Italia rivendica la sua copertura. Ora è sotto scacco, il meccanico sa che se parla o dichiara la sua vera identità è un uomo morto e gli rimane una sola scelta: affrontare con coraggio l’inferno delle galere francesi. Marco trascorre otto mesi in prigione in condizioni durissime e quando torna in Italia la sua reputazione è distrutta, la sua vita famigliare è a pezzi e si sente tradito da chi non l’ha tutelato. Alla sua porta, però, torna a bussare Aurelio. Ha ancora bisogno di lui, del suo fratello italiano, che ha tenuto la bocca chiusa dietro le sbarre e che merita un premio, un ultimo viaggio, un ultimo carico che sistemerà tutto e tutti per sempre. Ma anche la polizia chiede a Marco un ultimo sacrificio…