Codacons chiede a Mediaset di chiudere Grande Fratello 2018 e annuncia un esposto ad Agcom
Grande Fratello 2018 rischia la chiusura immediata. Questo quanto emerge da una dura nota in cui il Codacons chiede a Mediaset “di fare un passo indietro, disponendo la sospensione del programma nell’interesse dei telespettatori“. Nella nota, l’associazione dei consumatori annuncia anche un esposto ad Agcom: “Abbiamo chiesto all’Autorità – si legge nella comunicato – di disporre la chiusura immediata della trasmissione qualora l’azienda non adotterà entro pochi giorni misure in tal senso”. Il “senso” sarebbe quello di mettere fine agli spiacevoli episodi di “bullismo” (e non solo) che stanno accadendo nella Casa. Episodi per cui anche il Moige ha già chiesto il “ritiro” degli sponsor dal reality.
Grande Fratello 2018, la dura nota del Codacons: “Mai raggiunti livelli così alti di trash”
Perché Grande Fratello 2018 rischia la chiusura anticipata? A spiegare i motivi per cui il reality dovrebbe chiudere i battenti prima del solito è lo stesso Codacons. Nella nota diffusa tramite gli organi di stampa, l’associazione sostiene che con l’ultima edizione del GF attualmente in onda su Canale5 “la televisione italiana non ha mai raggiunto livelli di trash così elevati“. E afferma anche che: “Tra volgarità di vario tipo, violenze verbali, personaggi borderline e finte storie d’amore a uso e consumo delle telecamere, il Grande Fratello è diventato una “discarica televisiva”, altamente diseducativa specie per i più giovani“.
“Disagi psicologici dei concorrenti sfruttati ai fini di ascolto”
Del resto, l’affondo del Codacons sembra riguardare anche i concorrenti di Grande Fratello 2018. Pare, infatti, questa l’accusa ben precisa rivolta a chi ha scelto il cast di quest’edizione del reality, un’edizione affatto “flop” visti i buoni ascolti registrati. “Ad aggravare la situazione – precisano però dall’associazione – la scelta degli autori di inserire nella casa personaggi sopra le righe che sembrano mostrare disagi psicologici, le cui debolezze vengono così sfruttate ai fini di audience in una sorta di “circo degli orrori“.