Cosa sta diventando il Grande Fratello? La durata “extra large” del reality di Canala Cinque, di fatto, sta trasformando drasticamente il format originale. A oggi, inevitabilmente, lo show non può che continuare a proporre in modo incessante dinamiche identiche l’un l’altra. Anche perché, se si tengono in un’abitazione delle persone per oltre 150 giorni è banale sottolineare che quelle stesse vivano una sorta di perpetuo loop. Uno dei critici televisivi più apprezzati d’Italia, Aldo Grasso (firma del Corriere della Sera), ha analizzato la piega presa dal programma da quando Mediaset ha cominciato a trasmetterlo in modo “extra large”. L’esperto di piccolo schermo ha restituito una descrizione spietata del GF.
“Sei mesi sono una follia, sei mesi rinchiusi nella Casa del Grande Fratello a discutere, litigare, intrecciare e disfare storie, sei mesi a progettare “percorsi”, a leccarsi “ferite”, a chiedere “scusa”! In sei mesi il già povero lessico degli inquilini superstiti si è ancora di più impoverito, sfiancato dalla convivenza forzata e dall’esasperazione”, ha esordito Grasso lungo le colonne del quotidiano di via Solferino. Quindi ha aggiunto:
“Non si capisce più cosa sia diventato il Grande Fratello , se un esperimento per trasformare gli umani in topi da laboratorio o una “filosofia di vita”, senza obbligo di riflessione, senza doversi preoccupare di salvare il mondo o, ancora, una sottile perversione circa il guardare, includendo chi guarda in ciò che guarda. Chi guarda da fuori finisce per diventare un ospite della Casa?”
In effetti, a oggi, non si riesce più ben a comprendere cosa sia divenuto il GF. Chi entra nella Casa naturalmente non ha in sé l’autenticità delle persone che parteciparono alle prime edizioni. Il mondo è cambiato, figuriamoci se una simile trasmissione non sia anch’essa stata investita dalla rivoluzione. Oggi chi riesce ad entrare nella Casa più spiata d’Italia, per farla breve, è in cerca di un’opportunità televisiva. Spera nella notorietà e che questa, in qualche modo, possa servire per proseguire a lavorare in tv. Non che prima i concorrenti non avessero tali mire, ma di certo non erano così accentuate. Di spontaneo è rimasto ben poco.
“Questa edizione – ha riflettuto sempre Grasso – era nata all’insegna della lotta contro il trash che il campione del perbenismo televisivo don Alfonso Signorini, insieme con la sua compagna di viaggio, la “contessa” (è aristocratica vero?) Cesara Buonamici, avrebbero dovuto affrontare a spada tratta. La lotta dev’essere stata così apprezzata che dopo l’esperienza quasi silente di opinionista, Buonamici diventerà nientemeno che “direttore ad personam”, qualunque cosa voglia dire, del Tg5″.
Il critico arriva persino a definire il Grande Fratello un “esperimento ormai sgangherato di laboratorio dell’errore e dell’orrore, ci dice che la normalità ha preso il posto della norma, che l’ombra (simulacro o inconsistenza, non importa) sta sostituendo l’uomo reale, che la credulità è l’ultima religione di questo regno delle ombre”.
Il Grande Fratello già confermato da Mediaset per la prossima stagione
Nonostante gli ascolti calanti e nonostante una palese usura del format, Mediaset punterà sul GF anche nella prossima stagione. A guidare il reality, salvo colpi di scena dell’ultima ora, ci sarà di nuovo Alfonso Signorini. La prossima edizione, però, sarà quella che potrebbe far calare il sipario sulla storia del reality.
Al momento il GF intrattiene in prime time tra i 2.2 e i 2.4 milioni di utenti. Se dovesse andare sotto la soglia dei 2 milioni scatterebbe la spia dell’allarme rosso. E di conseguenza Mediaset farebbe le proprie valutazioni approfondite: ha senso continuare?