Grave lutto per Rebecca De Pasquale, che nelle scorse ore ha perso la madre. L’ex concorrente del Grande Fratello 14 ha dato l’ultimo saluto al genitore anche tramite un post social, spiegando le cause del decesso ed esternando il suo profondo dolore per il tutto. La scomparsa della donna è stata rapida, provocata da un’ulcera fulminante. Molti i fan dell’ex gieffina che in queste ore stanno mandando messaggi di cordoglio e di sostegno.
Rebecca De Pasquale, la storia dell’ex concorrete del Grande Fratello: era Don Mauro, cosa fa oggi
La storia di Rebecca è curiosa e originale. Prima di acquisire un’identità femminile è stata Don Mauro, il cui nome di nascita all’anagrafe era Sabatino. Da adolescente è stata raggiunta dalla vocazione religiosa, ricoprendo prima il ruolo di novizio e poi di monaco nel monastero benedettino di Montecassino. A 21 anni, però, ha abbandonato i voti. Nel 2002 è uscita allo scoperto e ha dichiarato a tutti la sua omosessualità, diventando transgender.
In particolare la ‘fatidica’ chiamata l’ha sentita a sedici anni. Fu allora che aderì all’ordine dei frati Cappuccini. Era il 13 giugno del 1996, ossia la data in cui si festeggia Sant’Antonio da Padova. Con i fratelli Cappuccini la De Pasquale è rimasta fino al 1997. Il 3 marzo di quell’anno, poi, ha fatto il suo ingresso nell’abbazia di Cava de’ Tirreni, presso i monaci Benedettini.
Come sopra accennato, nel 2002, ha lasciato tutto, decidendo di cambiare drasticamente modo di vivere. Tuttavia, nonostante non faccia più parte di alcun ordine religioso, Rebecca ha sottolineato in diverse interviste e anche durante la sua partecipazione al Grande Fratello che la sua fede tutt’oggi resta ferrea.
“Sono nato Sabatino, ho pensato di voler vivere da don Mauro, ho capito di essere semplicemente Rebecca”, spiegava a Live – Non è la d’Urso, nel corso di un’ospitata in studio dove ha anche raccontato, lasciando un po’ tutti stupiti, compresa la conduttrice napoletana, di aver avuto una storia clandestina con un novizio quando era frate.
In questo periodo sta battagliando mediaticamente senza sosta per sostenere l’approvazione del ddl Zan, il disegno di legge che ha diviso il mondo politico e l’opinione pubblica.