Nelle prime ore di questa mattina, domenica 23 luglio, si è appresa una triste notizia. Il fratello della nota conduttrice televisiva Monica Leofreddi è venuto a mancare per cause al momento ancora ignote. La Leofreddi ha pubblicato sulla sua pagina Instagram un post dedicato al ricordo del fratello, una carrellata di fotografie che li ritrae insieme in alcuni dei momenti più importanti della vita della conduttrice, come il matrimonio, e della vita professionale dello stesso artista, come le sue mostre.
“Era mio fratello. E’ mio fratello. Era un artista. È un artista. Era un padre, un marito, un figlio, uno zio, un amico. Tutto ciò che è stato lo sarà per sempre nei ricordi, nelle sue opere libere, rivoluzionarie, visionarie, immortali. Quanto ti voglio bene brother. Vi aspettiamo per ricordarlo e per pregare per lui lunedì alle ore 16 nella basilica di Santa Maria in Trastevere.” Questa la didascalia scelta dalla conduttrice a corredo delle commoventi immagini e nella quale ha tenuto a comunicare a tutti la data dei funerali.
Chi era Emilio Leofreddi
Emilio Leofreddi era un pittore e autore video. Nacque a Roma nel 1958 e la sua carriera prese definitivamente il via nei primi anni ’90, quando si occupava di progettare installazioni con video e performance incentrate su temi di politica e attualità.
La sua prima installazione vide la luce nel 1992: il nome era “Balene” ed era dedicata alla tematica della lotta alla caccia alle balene. L’opera, patrocinata da Greenpeace e finanziata da Mario Schifano, gettò le basi per una seconda installazione chiamata “Contact” e dedicata alla tematica dell’abolizione della pena di morte, patrocinata da Amnesty International e Nessuno tocchi Caino.
Proseguendo si arriva al 1999, anno nel quale Emilio Leofreddi fondò a Roma insieme a Ivan Barlafante, Claudio di Carlo e Andrea Orsini lo studio d’arte collettivo chiamato Ice Badile Studio. Nello steso anno poi espose anche la sua opera “Human being” al M.O.C.A. di Washington D.C.
Più avanti, nel 2004, iniziò a lavorare su qualche tematica differente rispetto a quelle più a sfondo sociale che avevano permeato i primi anni della sua carriera. Emilio Leofreddi iniziò quindi a concentrarsi sulla questione del viaggio, inteso come opera d’arte, e sul diario di viaggio. Sfruttando queste due tematiche l’artista realizzò tappeti tibetani e tende indiane. Da questa idea prese forma il progetto “Dreams”, grazie al quale Leofreddi ebbe l’opportunità di trasferirsi per qualche tempo in India e scoprire così una cultura completamente diversa dalla sua.
Le opere realizzate in questo periodo furono poi esposte in Italia, ad Art Basel Miami (USA) e nel 2007 alla Xa Biennale del Cairo dove ricevette il Premio della Critica. Negli anni sono state molte le mostre personali e collettive che gli hanno permesso di far conoscere al pubblico le sue produzioni sia in Italia che all’estero. Attualmente le opere di Emilio Leofreddi sono state presentate all’Accademia delle Belle Arti di Milano, Firenze e Roma e fanno parte di collezioni pubbliche e private sia nazionali che internazionali.