Gué Pequeno durissimo su alcuni suoi colleghi, in particolare su Fedez e Achille lauro. Intervistato dal Corriere della Sera, il rapper ha fatto piovere fulmini e saette sui due cantanti, reputandoli troppo distanti dalla musica e più impegnati a sponsorizzarsi con escamotage che vanno oltre il piano artistico. Dichiarazioni che arrivano a stretto giro dal lancio del suo nuovo album “Gvesvs”, inaugurato di recente al Blue Note, noto il jazz club milanese.
Gué Pequeno, al secolo Cosimo Fini, al quotidiano di via Solferino, prima di ‘picchiare duro’ sui suoi colleghi, ha spiegato che il disco è per lui l’inizio di un nuovo percorso. “Resto però leale al codice rap, non lo tradisco aprendomi ad altro. Ho le radici nell’asfalto”, ha sottolineato, aggiungendo che il rap sta attraversando, per certi versi soprattutto legati al mondo giovanile, un periodo sterile.
“Vedo molti che barano. C’è chi fa beneficenza per vendere un disco oppure chi va a Sanremo nove volte di fila e si bacia in bocca per sopperire alla musica di m… che fa”, ha tuonato Gué che quando gli si domanda se si stia riferendo a Fedez e ad Achille Lauro, risponde senza troppi giri di parole. E sì, i bersagli sono loro ma non solo:
“La scuola è quella fedeziana, ma i casi sono molti di più. In Italia molti fanno parlare di sé mettendo il becco in cose che non conoscono. Anche in politica… Ci sono un sacco di influencer, altri che si atteggiano a delinquenti senza esserlo, ma non vedo in giro rapper bravi. Marra e Caparezza, anche se non è il mio mondo, sono eccezioni”.
Nel corso della chiacchierata con il quotidiano, si è poi giunti sul capitolo paternità. Il rapper è diventato padre di recente. La notizia ha colto tutti i fan di sorpresa visto che nessuno sapeva che la sua compagna Yusmary Ruan, modella cubana, era incinta. Quando gli si chiede il motivo di tanta privacy, replica in modo tanto semplice quanto chiaro, dicendo anche che senza dubbio la piccola Celine (il nome scelto per la figlia) lo arricchirà:
“Non sono uno che mette la foto del neonato sui social. Non voglio che mi denunci quando avrà 18 anni (ride). Devo ancora realizzare. È così piccola che non c’è un’interazione, ma so che mi arricchirà e mi cambierà nel tempo”.
L’argomento è poi tornato sul nuovo album, la cui copertina ha attirato al cantante critiche da mondo cattolico in quanto ricalca l’iconografia di Gesù. “Anche su Instagram sono stato blastato…”, ha ricordato Gué, aggiungendo che qualcuno ci è andato pesante, facendo riferimento al giorno in cui si troverà solo davanti a Gesù. “A me, da ateo, sembra una provocazione non offensiva. Uso da sempre quel gioco di parole: sono nato il 25 dicembre”, la chiosa di Pequeno.
Gué Pequeno e la riflessione sul rap e il trap: con Marra e Noyz il genere gode di ottima salute
Pochi giorni fa è uscito anche il nuovo lavoro di Marracash. Anche lui pare sia entrato nel tempo della maturità artistica. “Quando è arrivata la trap melodica da scuole medie ho pensato che il rap fosse perduto”, ha raccontato il rapper che poi ha cambiato idea nel vedere che lui stesso, Marra e Noyz sono rimasti rilevanti nel panorama musicale mentre” tanti di quell’ondata sono già alla cassa dell’Esselunga”. “E lo dico con il massimo rispetto per chi fa quel lavoro”, ha rimarcato.