Il principe Harry e Meghan Markle, secondo quanto riportato dal loro portavoce ufficiale, sono rimasti coinvolti nelle scorse ore a New York in un incidente stradale che, a quanto pare, avrebbe potuto avere conseguenze realmente catastrofiche. La notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo, nonostante alcuni commentatori abbiano manifestato più di qualche dubbio a riguardo.
L’ufficio stampa della coppia ha infatti parlato in esclusiva di una serie di dettagli molto precisi. Sembra che al momento dell’inseguimento dei paparazzi ai danni della coppia ci fossero almeno 7 macchine coinvolte, più vari automobilisti in zona, nonché alcuni passanti e membri delle forze dell’ordine. Pare che i fotografi abbiano a lungo inseguito la coppia (di ritorno, con la madre di lei, da una serata di gala) alla ricerca di qualche foto esclusiva, mettendo però seriamente a rischio l’incolumità delle persone intorno a loro. Si è parlato di attraversamenti con il semaforo rosso, di passaggi sopra ai marciapiedi e di sensi unici non rispettati.
Ci sono però alcuni elementi che hanno insospettito l’opinione pubblica. Secondo i più sospettosi, infatti, questo racconto (dai tratti assurdi) sarebbe stato costruito ad hoc per rimettere la coppia al centro della scena dopo l’incoronazione di Re Carlo. Lo scenario simile a quello in cui perse la vita Lady Diana è quello che più di ogni altro ha suscitato perplessità. Un altro elemento che spinge a farsi qualche domanda è che di questo inseguimento “da film” non si sia accorto quasi nessuno.
Il tassista di Harry e Meghan ridimensiona la vicenda: ecco la verità
A fare ulteriore chiarezza sull’accaduto è stato il tassista che ha accompagnato la coppia, intervistato nelle scorse ore dal Washington Post. L’uomo, di nome Sukhcharn Singh, avrebbe guidato per indicativamente un isolato e mezzo, fino ad arrivare a Park Avenue: lungo il tragitto sarebbe poi stato inseguito da due auto, una nera e una grigia. Ecco le sue dichiarazioni al giornale statunitense nel merito della vicenda:
“Hanno scattato delle foto mentre ci fermavamo e ci stavano filmando. […] Non credo che lo definirei un inseguimento. Non mi sono mai sentito in pericolo. Non era come un inseguimento in macchina in un film. Erano silenziosi e sembravano spaventati”.
Il tassista ha poi avuto occasione di raccontare la sua verità alla trasmissione condotta da Piers Morgan. Al conduttore dichiarato ha aggiunto: “Abbiamo fatto un isolato, siamo stati bloccati da un camion della spazzatura e all’improvviso i paparazzi sono spuntati dal nulla e sono scattati i flash. Ho visto sei paparazzi”.
Il silenzio dei reali inglesi e il “no” dell’agenzia di paparazzi
Tutto tace, nel frattempo, dal lato della Famiglia Reale Inglese. Re Carlo e i suoi cortigiani ancora non hanno espresso nemmeno mezza dichiarazione a riguardo. Un silenzio che, stando a quanto riporta People, avrebbe deluso non poco Harry e Meghan. I due ex membri della famiglia reale inglese, inoltre, sarebbero molto indispettiti anche per un altro motivo. L’agenzia di paparazzi che ha scattato loro le foto “in corsa” si sta rifiutando categoricamente di consegnare loro gli scatti ottenuti. In risposta alla richiesta ricevuta da parte dei legali della coppia, la Backgrid Agency ha infatti risposto, glaciale: “In America, come sicuramente saprete, i beni appartengono ai loro rispettivi proprietari”.