A distanza di molti mesi dalla condanna di stupro, l’ex produttore cinematografico Harvey Weinstein ha trovato un accordo economico per risarcire le vittime dei suoi abusi e molestie. A dare l’annuncio è stato nelle ultime ore il procuratore generale di New York, che ha parlato di un accordo di 19 milioni di dollari per una seconda causa a carico del produttore di Hollywood. Sia l’accordo che il risarcimento non sono ancora effettivi, poiché necessitano dell’approvazione di due tribunali. Sono due, infatti, i procedimenti giudiziari contro Weinstein e la sua casa di produzione cinematografica The Weinstein Company. Il procuratore Letitia James ha dichiarato che sia il manager che la società hanno deluso i dipendenti. Sono troppe infatti le molestie, così come minacce e azioni discriminatorie commesse. Non è ancora certo il numero delle persone che fanno parte della class action. Tra le contestazioni fatte a Weinstein anche quella di richiesta o costrizione alle sue dipendenti di rapporti intimi, in cambio del mantenimento del posto di lavoro.
Il risarcimento di Weinstein non soddisfa tutte le vittime
Secondo alcuni procuratori di altre 6 vittime del produttore cinematografico, l’accordo di risarcimento appare più come un supersaldo. Il legale di una delle vittime, Tarale Wulff, ha dichiarato che impugnerà l’accordo appena siglato. Secondo l’avvocato s’impedirebbe a coloro che non vogliono aderire alla richiesta di percorrere nuove vie di risarcimento. Una situazione che ricorda molto anche il caso di Jeffrey Epstein, accusato di molestie e traffico dei minori. Anche in questo caso le vittime chiesero un risarcimento ingente, pari a 634 milioni di dollari. Risarcimento che forse non arriverà mai. Prima di suicidarsi in carcere, Epstein ha conferito il suo intero patrimonio ad un trust costituito alle Virgin Islands, dove era residente.
Le vittime più illustri
Sono tante le donne che hanno accusato Harvey Weinstein. 90 sono quelle accertate, ma sono tante quelle che ancora oggi non hanno trovato la forza per raccontare quanto subito. Tra le attrici più note che hanno puntato il dito contro il produttore ci sono Angelina Jolie, Salma Hayek e l’italiana Asia Argento. Grazie alle rivelazioni fatte dalle vittime, si è creato il movimento #metoo.